Kill Drama, il rapper che canta tutto il suo amore per il Cilento | VIDEO
| di RedazioneKill Drama, classe 1995, è una giovane voce del rap italiano con sfumature pop. Le sue canzoni toccano vari temi, da quelli sociali a quelli sentimentali fino ad arrivare a quelli popolari, come la zona da cui proviene, il Cilento, più precisamente Paestum, alla quale ha dedicato una canzone, per l’appunto “Cilento mia”, uscita il 14 gennaio. Fin da piccolo la sua grande passione oltre al teatro sono la regia e la musica che sono poi diventate il suo strumento di talento. Si definisce un po’ ragazzo di strada, un po’ un intellettuale modesto. Ha una grande padronanza del linguaggio, come si percepisce dai suoi testi sia che essi siano stati scritti in dialetto, sia che siano stati scritti in italiano.
Ha all’attivo due videoclip all’estero e featuring con rapper famosi, come ad esempio la sua “Roulette“, che vede la collaborazione di uno dei più grandi produttori italiani del momento, Sick Luke, producer di brani per i rapper più importanti della scena, tra i quali spiccano Ghali, Gue Pequeno, Sfera Ebbasta, Emis Killa e tanti altri.
Ama definire le sue canzoni e i suoi progetti “un vaso di Pandora”, a febbraio prenderà parte a “Sanremo Discovery”, importantissima vetrina promozionale discografica televisiva per emergenti, ideata dal chitarrista Mario Greco, che ha come scopo quello di sostenere la cultura musicale dei giovani impossibilitati ad emergere per mancanza di spazi e strutture.
“Cilento mia è una canzone d’amore verso la mia terra, ho raccolto in essa i sussurri delle strade, i sapori del mio territorio e l’amore della mia gente”, dichiara Kill Drama, all’anagrafe Cosimo Zerenga. “Ho voluto con me in questa avventura un musicista di tutto rispetto Angelo Loia, storica voce e tra i più bravi musici della canzone popolare cilentana. Il video rappresenta le cose più intense e significative delle nostre zone come i magnifici paesaggi, i paesi ancora dominati dagli anziani, dalle loro tradizioni, e tutto l’amore del Sud”.
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