La battaglia per il punto nascite di Sapri continua: politici e comitati pronti a fare ricorso

| di
La battaglia per il punto nascite di Sapri continua: politici e comitati pronti a fare ricorso

La lotta contro la chiusura del Punto Nascite dell’ospedale “Immacolata” di Sapri si sposta a Roma. Politici e comitati di lotta locali sono determinati a difendere il servizio e chiedono chiarimenti al Ministero della Salute. La questione è emersa dopo le dichiarazioni del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha annunciato la chiusura dei punti nascita di Sapri, Piedimonte Matese e Sessa Aurunca entro il 2025.

Il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, ha ribadito la posizione dell’amministrazione, sottolineando che la risoluzione dovrebbe trovarsi nell’atto aziendale dell’Asl Salerno, che prevede il mantenimento del Punto Nascite di Sapri all’interno dell’Unità Complessa di Vallo della Lucania. I comitati locali, tra cui il Comitato di Lotta, sono pronti a mobilitarsi per evitare la chiusura.

Luciano De Geronimo, presidente del Comitato di Lotta, ha spiegato che la chiusura del Punto Nascite di Sapri era già stata prevista nell’atto aziendale dell’ASL Salerno nel 2024, ma il piano non è stato comunicato adeguatamente ai comitati. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione e sull’applicazione delle normative da parte delle autorità competenti.

Politici e cittadini sono determinati a mantenere attivo il punto nascite di Sapri. La prossima settimana, una delegazione si recherà a Roma per incontrare il Ministero della Salute e discutere la situazione, con il sostegno anche del Movimento 5 Stelle, che ha ribadito l’importanza dei punti nascita di Polla e Sapri.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata