La chiesa ricorda Carlo Acutis, a due anni dalla beatificazione
| di Marianna ValloneGiornata di preghiera oggi al Santuario della Spogliazione, di Assisi, in occasione della memoria liturgica del beato Carlo Acutis, nel secondo anniversario della beatificazione dello studente milanese morto a 15 anni, il 12 ottobre 2006. Oggi il programma prevede una giornata di preghiera, scandita da diversi appuntamenti liturgici. Mentre ieri in tantissimi hanno preso parte alla presentazione del libro Il segreto di mio figlio, scritto dalla madre Antonia Salzano.
La mensa ad Assisi nel nome di Carlo
Nei giorni scorsi è stata anche inaugurata ad Assisi, nel centro storico della città (al civico 4 del vicolo Frondini) una mensa per i poveri dedicata al beato Acutis e gestita in diretta sinergia con la struttura di accoglienza “Casa Papa Francesco” di Santa Maria degli Angeli.
Chi era Carlo Acutis
Carlo nacque a Londra, il 3 maggio 1991. Visse a Milano, ma trascorse lunghi periodi ad Assisi, dove respirò la spiritualità di San Francesco. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006. I resti mortali riposano dal 6 aprile 2019 ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione. Il 10 ottobre 2020 è stato beatificato nella basilica papale di San Francesco alle ore 16.30, in una celebrazione presieduta dal cardinale Agostino Vallini, legato pontificio per le basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi.
Il corpo di Carlo
Il suo corpo riposa presso la chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione, oggi meta di molti pellegrini, ma soprattutto di tanti giovani che vengono a meditare sul gesto della spogliazione di Francesco e a pregare sulla tomba di Carlo.
Carlo e il Cilento
Legato al Cilento indissolubilmente. Il nonno materno aveva origini di Centola e la famiglia ancora oggi ha una casa nel centro storico. Carlo tornava ogni estate, amava il mare, la cucina e l’amabilità della gente. Spesso si recava a San Mauro la Buca per pregare il miracolo eucaristico avvenuto nel 1969.
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