La danza nei luoghi del cuore: il Professional Ballet di Pina Testa anche ad Ascea
| di RedazioneTrascorreva ogni estate ad Ascea, ma mentre i suoi coetanei si tuffavano a mare e giocavano sotto l’ombrellone fino all’imbrunire, lei si allenava senza perdere mai di vista il suo obiettivo: diventare una stella della danza. Se Pina Testa nel 1987 diventa prima ballerina del Teatro San Carlo di Napoli, lo deve anche a quelle lezioni assolate sulle spiagge cilentane.
«Tornare ad Ascea per me vuol dire ritrovare le radici. Per questo l’idea, sette anni fa, di mettere su una scuola di danza anche qui. Devo a questa perla del Cilento parte del mio successo», dice l’étoile salernitana pronta, con la sua squadra di professionisti e allievi ad andare in scena con il Saggio Spettacolo. L’appuntamento è fissato per sabato 17 giugno alle 20.30 al Teatro Auditorium Leo De Berardinis di Vallo della Lucania
Si inizierà con la parte tecnica “Danzando l’opera”: danza classica accademica sulle più note arie. E poi “Divertissement da Don Chisciotte”. La ricchezza e la perfezione tecnica delle figure e dei passi, la fantasiosa varietà degli enchainements tanto nei brani accademici quanto nelle, sia pur stilizzate, danze “di carattere” (i toreri e le danzatrici di strada e il brillante Gran Pas) costituiscono così il valore del balletto di Petipà. Le coreografie sono di Pina Testa e Ramona Tancredi, insegnante corsi Danza Classica e Moderna.
Ballerini ospiti: Antonio Adriatico, Giada D’Ambro, Ferdinando De Filippo, Gerardo Fimiani, Davide Raimondo.
Spazio alla danza moderna nella seconda parte dello spettacolo. E qui la danza si dispiega come la trama di un uncinetto, quella che, con la stessa passione si tramanda di madre in figlia. Per la prima volta, firma le coreografie Elena Renna, terzogenita dell’étoile salernitana Pina Testa. Due i suoi quadri: l’hip hop “Welcome to our street” e il contemporaneo “Lacrimosa”. Infine il musical Nôtre-Dame de Paris.
DANZA PER LA BANDIERA BLU
A luglio, il 9, gli allievi saranno impegnati in Piazza Europa per celebrare la bandiera blu che anche quest’anno Ascea ottiene insieme ad altre 18 località della costa campana, tutte premiate dalla Fee (Foundation for Environmental Education). Il mare più bello e virtuoso è qui, in questo tratto di Tirreno, patrimonio Unesco. Tra borghi e meraviglie archeologiche, grotte, scogliere, calette nascoste ma anche lidi ben attrezzati e accessibili a tutti. La Campania è terza in Italia per numero di riconoscimenti della FEE, a pari merito con la Toscana e la Calabria, ma dietro alla Liguria e alla Puglia. Tra i 19 i comuni premiati, ben 13 si trovano nel Cilento.
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