La nuova deriva antiscientifica
| di Federico Autunno
“In una società impregnata di tecnologia come la nostra, ma sempre più assediata da nuovi profeti, impeti di irrazionalità e falsa ricerca del meraviglioso, allontanarsi dalla scienza o permettere che venga demonizzata, significa in realtà consegnarci ai veri demoni: l’irrazionalità, la superstizione, il pregiudizio, ed entrare in un’epoca di nuovo oscurantismo.” Con queste parole tratte da una delle sue opere più famose, “Il mondo infestato dai demoni. La scienza e il nuovo oscurantismo”, il famoso scienziato e divulgatore statunitense Carl Sagan, nato da una famiglia ebraica di origine russa, descriveva con impeccabile lucidità e con spassionato rigore scientifico la società attuale, la società della tecnica senza razionalità.
La società negli ultimi anni, in particolar modo nell’ultimo decennio, ha subito notevoli trasformazioni tecnologiche che hanno cambiato in maniera radicale la vita delle persone. È cambiato il modo di comunicare e di fare informazione, e ciò ha avuto tra i suoi riflessi più significativi, in senso negativo, un notevole aumento della disinformazione, quindi una rinnovata e rinvigorita tendenza alla superstizione e all’irrazionalità. E questo aspetto di fragilità della società odierna è stato subito incalzato alla perfezione da molti movimenti politici di stampo estremista che, in varie parti del mondo, hanno notevolmente accresciuto la propria influenza anche attraverso un’operazione propagandistica che non si risparmia neppure di fronte alle sacrosante certezze scientifiche, frutto di decenni di studio e di ricerca.
COLPIRE LA SCIENZA PERCHE’ LIBERALE E DEMOCRATICA
La forma di governo liberaldemocratica e i suoi principi fondanti sopravvivono con fatica all’urto destabilizzante del “nuovo” estremismo che avanza, in maniera quasi imperturbabile, in tutto il mondo e spesso progredisce fino a diventare governo degli Stati. Il nuovo approccio politico estremista, spesso di destra, tende a mettere tutto in discussione, non conosce senso del limite: colpisce i principi cardine della democrazia liberale e tutto ciò che essi rappresentano, tra cui spicca il rigore razionale del metodo scientifico. Non si limita più soltanto a minare le basi della scienza politica e della scienza economica attraverso la confutazione di dati e l’applicazione di politiche economiche rudimentali e molto dannose per lo sviluppo globale: compie un ulteriore e decisivo passo, si completa arrivando a mettere in discussione -e questo è molto pericoloso- le basi, la credibilità, della scienza chimica e della scienza biologica che, in combinazione, costituiscono la scienza medica. Questo aspetto è perfettamente funzionale a un’operazione diabolica di rimescolamento delle carte volta a delegittimare alcune certezze del passato per generare il caos. In altre parole, bisogna colpire la scienza perché emblema di razionalità, simbolo di democrazia, fonte rigorosa di verità sperimentalmente accertate, cosicché la menzogna, la superstizione, il pregiudizio, vengano percepite come “verità”; e in questo modo si genera il caos in cui la gente non riesce più a distinguere il “vero” dal “falso”, è confusa in modo perfettamente funzionale al “nuovo” potere politico che, in questo modo, trova terreno fertile per legittimare se stesso e “mascherare” la propria incapacità e incompetenza.
OLTRE LA LOGICA DEL METODO SCIENTIFICO
Il nuovo pensiero politico estremista e nazionalpopulista si fonda esplicitamente sull’ignoranza di massa, e dunque la coltiva anche attraverso la demonizzazione della competenza che è conoscenza ed esperienza messe insieme; la attua attraverso il taglio dei fondi destinati alla pubblica istruzione, e senza mai trascurare l’aspetto propagandistico sempre curato nei minimi dettagli, magari facendosi ritrarre mentre si viene applauditi da alcuni bambini inconsapevoli seduti tra i banchi di scuola. E la nuova deriva antiscientifica è parte integrante di tale processo, che non si frena neppure dinanzi al rigore del metodo scientifico, e anzi va oltre ribaltandolo completamente: non più l’approccio razionale, affidabile e verificabile del metodo di Galileo basato sulla formulazione di un’ipotesi che scaturisce dal sospetto, e sulla successiva e fondamentale dimostrazione della verificabilità del sospetto attraverso la realizzazione di esperimenti, l’osservazione empirica, la raccolta e l’analisi dei dati. Il nuovo approccio populista e antiscientifico va oltre la razionalità: è il sospetto a divenire conclusione, e diventa arma politica per demonizzare la competenza; e così quando qualcuno osa dire l’ovvietà viene tacciato di malafede o di essere in convergenza con gli interessi del grande capitale o di qualche “potere forte” mai ulteriormente specificato. Ad oggi, la nuova deriva antiscientifica è chiaramente evidenziata dalla “verità” diffusa e populisticamente dimostrata secondo la quale molte delle malattie e delle problematiche attualmente esistenti deriverebbero dal vaccino anti-Covid, come se prima non fossero mai esistite: si manifesta così un altro paradosso, il rimedio ad un male che ha provocato centinaia di migliaia di vittime diviene, nell’immaginario comune, il precursore per ulteriori mali, come in una spirale senza fine in cui a farla da padrone è il sospetto e la superstizione.
Per dirla con Chomsky: “Per ottenere il controllo sociale è necessario portare il pubblico a ritenere che sia di moda essere volgari, stupidi e ignoranti”. E se qualcuno cerca di proporre una strada alternativa in cui si valorizzano davvero la conoscenza e la competenza viene definito in modo dispregiativo come un “radical chic” o un “professorone”, appellativi senza contenuto il cui unico fine è screditare e demonizzare per fini demagogici. Non esiste una soluzione facilmente perseguibile a questa deriva populista e antiscientifica: è il tempo in cui la forma è più importante della sostanza. Spesso tra le possibili soluzioni proposte vi è l’aumento degli investimenti in istruzione – sebbene sia necessario investire in istruzione, è tuttavia illusorio credere di invertire la tendenza in questo modo. La società attuale è vulnerabile e immatura, non è più la società dei nostri nonni che hanno vissuto la tragedia della dittatura, della guerra, della fame e della miseria: viviamo nel benessere senza nemmeno apprezzarlo, e anzi crediamo che tutto sia dovuto e per sempre. Per sviluppare un sistema immunitario efficace contro le derive demagogiche colme di ignoranza e superstizione occorre toccare il fondo, scottarsi con le proprie mani per poi prenderne atto con i propri occhi. Del resto, è proprio questo che avviene quando si sta molto male e bisogna necessariamente ricorrere alla medicina, quindi alla razionalità della scienza, unica fonte di progresso in un mondo che vorrebbe regredire. La scienza è progressista.
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