La poetessa Lucrezia Lerro chiude il “Settembre Culturale” di Agropoli
| di Marianna ValloneSabato 26 ottobre, alle ore 19.00, nell’affascinante cornice del Castello Angioino – Aragonese di Agropoli andrà in scena l’ultimo appuntamento del Settembre Culturale 2019. Ospite della serata sarà la scrittrice e poetessa Lucrezia Lerro. Presenterà al pubblico il suo ultimo libro: “Più lontano di così”. Il testo prende spunto da un fatto di cronaca nera realmente accaduto, l’assassinio il 4 dicembre 1951 di un caporale del tredicesimo Reggimento di Artiglieria di soli diciannove anni, a Roma in piazza dell’Indipendenza dalla zia acquisita, Francesca Rilo, con cinque colpi di pistola. La sua colpa? Quella di essersi innamorata di una donna che non l’avrebbe mai potuto ricambiare. Ad indagare su quell’omicidio è la nipote, che lo ha mai conosciuto. L’autrice mescola realtà e fantasia e ne approfitta per richiamare l’attenzione sui casi di omicidio che tanto animano, da tempo, l’opinione pubblica. Presenta l’autrice, il regista Yervant Gianikian; dialoga con lei, la giornalista Erminia Pellecchia.
La trama del libro Leda è ossessionata fin da bambina dalla fotografia di suo zio Luigi, morto prematuramente a diciannove anni. Ripercorrendo le tracce della fine del ragazzo, troverà una storia sommersa e affronterà le verità che la sua famiglia ha nascosto per tanti anni. Per placare i fantasmi che la perseguitano, Leda inizia un’indagine che la porterà a Francesca, la zia di Luigi, la donna che gli ha sparato. Perché la vicenda è stata occultata dalla sua famiglia? Le lettere dello zio, le fotografie, i diari, i proiettili, i verbali l’aiuteranno a capire. Così, nell’archivio di Rebibbia a Roma, scopre uno scenario inaspettato, le prove vive dell’omicidio. Con l’avanzare delle ricerche, la vita di Leda sembra intrecciarsi indissolubilmente a quella dello zio: sono due facce del Sud Italia, due giovani poveri e in cerca di fortuna. Una frase, letta sul diario dell’assassina, assilla Leda. Il giorno prima del delitto, Francesca aveva annotato: “Uccideresti un ragazzo di diciannove anni perché ti ama?” Un romanzo serrato sulle nostre radici e sul desiderio che ci muove, un’indagine sulla forza inestinguibile della scrittura, che porta all’unica verità possibile: tutte le famiglie hanno un segreto da nascondere.
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