La rara e straordinaria fauna nella natura selvaggia del Parco nazionale del Cilento
| di Marianna ValloneIl Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ospita una parte della fauna selvatica più rara e particolare d’Italia. Aquila reale, salamandra dagli occhiali, falco pellegrino, lupi e lontre sono solo alcuni dei protagonisti della riserva naturale che si estende su circa centottantamila ettari, interamente nella provincia di Salerno. Animali in alcuni casi in via d’estinzione, o rarissimi, in altri no. In ogni caso esemplari che spesso non è facile intravedere e il cui incontro vale il viaggio stesso nella natura selvaggia dell’area protetta. La fauna del Parco del Cilento è assai diversificata in virtù dell’ampia varietà di ambienti presenti sul territorio. Sulle vette, sulle praterie di altitudine e sulle rupi montane sono frequenti l’Aquila reale e le sue prede d’elezione: la Coturnice e la Lepre Italica.
La presenza di queste due ultime specie è biologicamente importante, in quanto rappresentano popolazioni autoctone appenniniche ormai estinte in buona parte del territorio. L’aquila divide questo ambiente con altri rapaci come il Falco pellegrino, il Lanario, il Corvo imperiale ed il Gracchio corallino. Il lupo è il mammifero autoctono più grande che vive nel Parco. Tra i pascoli è facile osservare l’arvicola del Savi, un piccolo roditore erbivoro predato dalla Volpe, dalla Martora. I prati sono il regno di numerose specie di farfalle, ma anche della Lucertola muraiola e la Luscengola, peculiare per la sua somiglianza ad un piccolo serpente ma dal quale differisce per la presenza di piccoli arti. Tra la ricca avifauna delle foreste di faggio, le specie più tipiche sono il Picchio nero, il Picchio muratore e il Ciuffolotto, mentre di grande interesse è la presenza dell’Astore, un uccello rapace. Sugli alti alberi vivono anche mammiferi come il Ghiro o Quercino, mentre altri piccoli roditori frequentano tane scavate tra le radici, come nel caso dell’Arvicola rossastra, o tra le piccole radure che si aprono nella foresta, come il Topo selvatico e il Topo dal collo giallo.
Questi piccoli roditori sono tra le prede preferite del Gatto selvatico, la cui presenza rappresenta un’altra emergenza naturalistica di grande interesse per l’Ente. Sulla corteccia degli alberi vive inoltre un raro insetto: il coleottero Rosalia alpina, specie di importanza europea. La fauna dei corsi d’acqua è molto ricca e spicca la presenza della popolazione di lontre (Lutra lutra), la più abbondante in Italia. E’ possibile trovarla nella Valle del Bussento. Il mustelide è un indicatore biologico, la sua presenza è la dimostrazione del buono stato di salute dei corsi d’acqua cilentani. Nelle zone vicino alle sorgenti, dove l’acqua è più fredda e costante e i boschi ripariali sono fitti, si possono trovare la rara Salamandra dagli occhiali, un endemismo italiano di grande interesse naturalistico, e la più comune Salamandra. Nei tratti di fiume con acque limpide e ricche di ossigeno si possono trovare la Trota e il Merlo acquaiolo, mentre lungo le sponde è frequente la presenza di piccoli trampolieri limicoli come il Corriere piccolo. Nelle piccole pozze si possono trovare la Rana italica, la Rana dalmatina, l’Ululone dal ventre giallo e il Rospo. Tra le gole rocciose, il raro Biancone, un rapace di grandi dimensioni, si nutre prevalentemente dei rettili presenti nel Parco. Tra questi ultimi ci sono la Lucertola campestre, il Ramarro, il Cervone, il Biacco, la Vipera e la Natrice. Un mondo straordinario e vario.
Autore foto: Gabriele de Filippo
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