La secessione politica del ddl Calderoli sotto accusa a Salerno
| di Antonio VuoloAutonomia differenziata e premierato. Di questo si è discusso sabato in Provincia di Salerno, nel salone di rappresentanza di Palazzo Sant’Agostino, nell’incontro organizzato dall’Associazione Cittadino Sudd, presieduta da Federico Conte, già parlamentare della Repubblica Italiana che, nel suo intervento introduttivo, denuncia come il ddl Calderoli sia «un atto di secessionismo politica spacciato per decentramento e come il governo Meloni parli al popolo, ma assista i poteri forti».
Ad aprire l’incontro il presidente della Provincia Franco Alfieri che stigmatizza il «periodo dell’indifferenza» della classe dirigente del meridione che sta subendo con troppo silenzio questa riforma. La consigliera regionale PD, Bruna Fiola, citando Pietro Nenni, afferma come «una certezza valga più di una montagna di ipotesi e che l’autonomia differenziata creerà disuguaglianze e aumenterà le disparità sociali».
Il deputato Marco Sarracino fa riferimento alla riduzione degli strumenti «per combattere la povertà dopo lo stralcio del reddito di cittadinanza che era comunque uno strumento che andava migliorato e perfezionato». Enzo Maraio, segretario nazionale del PSI ha affermato che «contro l’autonomia differenziata è necessario fare una rivoluzione, che sia innanzitutto culturale, perché è una riforma che divide l’Italia e alimenta le disuguaglianze. E quando il ministro Calderoli dice che è a costo zero, afferma una falsità perché alla fine determina un minore gettito per lo Stato, che perde una parte dei fondi che restano nelle regioni, a discapito della programmazione nazionale e dei servizi ai cittadini su tutto il territorio italiano».
«Lo scambio scellerato tra riforma sull’Autonomia differenziata e quella sul Premierato smantella l’equilibrio istituzionale del Paese e spacca l’Italia penalizzando i cittadini del Mezzogiorno ma anche del Nord», chiosa Piero De Luca, deputato PD. «Il DDL Calderoli sull’Autonomia Differenziata aumenterà indiscriminatamente la distanza tra ricchezza e povertà, smantellando di fatto le conquiste sociali e costituzionali della “nazione”. Povero quel Sud che attende un provvedimento dagli eredi della “Padania libera”! Cosa può mai aspettarsi? È la vendetta finale. Occorre ribellarsi a tale scempio», conclude il consigliere provinciale delegato al Turismo Pasquale Sorrentino. All’incontro ha partecipato anche il dem Andrea Orlando, già ministro della Repubblica.
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