La storia di Joe Petrosino rivive nel libro di Salvo Toscano
| di Pasquale SorrentinoNew York, 1905. Il cadavere di un giovane immigrato italiano viene scoperto in un parco cittadino. Joe Petrosino e la sua Italian Squad iniziano a indagare nella comunità italiana della New York dei primi del Novecento. Contemporaneamente la squadra dei poliziotti italo-americani deve investigare su strani incidenti in cui sono coinvolti alcuni manovali di Little Italy, e sugli episodi di estorsione da parte della Mano Nera, associazione criminale composta da malviventi particolarmente violenti che terrorizzano i commercianti locali minacciandoli di feroci ritorsioni. Sono le due storie che si intrecciano nel nuovo libro dedicato al detective italo-americano e scritte da Salvo Toscano, giornalista e scrittore siciliano che attraverso la sua penna ha fatto già rivivere il poliziotto natio di Padula. In “Joe Petrosino e il caso del fratello scomparso” c’è anche Padula e il dialetto valdianese.
Il libro
«Da palermitano sono molto legato alla storia di Petrosino – ci ha raccontato lo scrittore – e affascinato dalla sua voglia di giustizia legata all’orgoglio italiano». Le due storie che si intrecciano nel romanzo partono da spunti veri. Quella del fratello scomparso appartiene a un vero mistero che ha colpito una famiglia di Valva che Toscano ha ricostruito attraverso i documenti, mentre la seconda ha solo l’incipit come base veritiera e poi è stata ricreata dalla fantasia del giornalista.
Le indagini di Joe Petrosino inoltre nelle intenzioni di Toscano sono un ottimo pretesto per raccontare la vita degli immigrati in America all’inizio del secolo scorso, le loro difficoltà, il loro impegno, la loro nostalgia per il nostro paese.
«Perché pubblicare una storia che si svolge a New York in una collana dedicata ai gialli ambientati in Italia?» Domanda legittima, che ci siamo posti anche noi. Ma questo romanzo racconta il nostro Paese da una prospettiva originale: gli immigrati italiani di Little Italy.I personaggi, le loro abitudini, il modo di ragionare e comportarsi sono frutto dell’amalgama tra un forte retroterra “paesano” e la cultura anglosassone” fanno sapere dalla Todaro Editori.
©Riproduzione riservata