«La via dell’olio»: l’Italia dell’extravergine si incontra ad Aquara e Paestum
| di Marianna ValloneAll’indomani del riconoscimento Igp all’Olio Campania (è la 29ma Indicazione geografica della Campania del comparto food) da parte della Commissione Europea, il Comune di Aquara e la Banca BCC di Aquara organizzano nel pomeriggio di oggi, 31 marzo, un evento importante sull’Olio Extravergine di Oliva (Evo).
La prima parte della manifestazione si svolgerà presso le Fattorie degli Alburni ad Aquara dove i rappresentanti dei Comuni di Uggiano La Chiesa e Castellana Grotte, per il Sud Italia, di Amelia e Seravezza, per il Centro Italia, e Settimo Vittone per il Nord Italia, accolti dalla banda musicale di Aquara, sigleranno «un patto di amicizia» che idealmente rappresenta l’intera Nazione per le eccellenze delle produzioni olivicole.
Alle ore 17:00 presso l’Agripaestum a Paestum, si apriranno i lavori della seconda parte della manifestazione con esperti del settore olivicolo, agronomi, docenti universitari ed imprenditori che tracceranno il futuro della filiera olivicolo-olearia italiana, un privilegio del made in Italy per nutrizione e salute, economia e valore, ambiente e territorio.
Per i saluti istituzionali ci saranno il sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, e Antonio Marino, sindaco di Aquara. Seguiranno gli interventi di Carmine Maione, presidente dell’associazione culturale
Oronero, Giovanni Cicia, docente di Economia ed estimo rurale all’università di Napoli, Debora Valente, assistente piccole e medie imprese italiane negli investimenti esteri, Carmine Pignata, coordinatore regionale delle città dell’olio della Campania, Salvatore Velotto, presidente Ordine dei tecnologi alimentari di Campania e Lazio, Maurizio Camillo, presidente dei dottori Agronomi della provincia di Salerno.
Per il punto di vista degli imprenditori interverranno Sabato D’Amico, Ceo di D’amico e Paolo Scudieri,
gruppo Adler.
Il sindaco di Aquara e direttore della BCC Aquara, Antonio Marino, ha evidenziato «il valore della manifestazione ai fini della riqualificazione della filiera olearia» con l’obiettivo di far diventare «l’olio d’oliva un vero prodotto “culturale” che crea valore per i territori e gli imprenditori e benessere per la collettività».
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