La vittoria dello Sporting Sala Consilina e la dedica di Volonnino al padre
| di Pasquale SorrentinoGol, gioia e commozione. Vittoria e tristezza. Il pensiero che vola in alto e un intero palazzetto che applaude. Tutto ciò è racchiuso in una rete. Tutto ciò e molto di più. Emanuele Volonnino da due anni è il genio dello Sporting Sala Consilina, grande protagonista della promozione in serie A e incantatore con estro e dribbling del pubblico valdianese. È un giocatore che rapisce gli applausi, a volte sregolato e per questo ancora più apprezzato. Ma la partita di ieri era diversa da tutte le altre. In settimana il laterale campano ha perso il padre Antonio. Un dolore immane che ha visto stringere attorno al giocatore tutta la squadra, la tifoseria e la società (che ha voluto fortemente il minuto di silenzio a inizio gara). Il silenzio e poi la partita. Equilibratissima. Sala Consilina e Verona danno spettacolo, combattono, divertono e non mollano un pallone. Stanno sul 2-2 a un minuto dalla fine. E allora è il momento giusto. Come un film ricco di malinconia. Volonnino ha il pallone giusto, ha nel cuore e nel piede tutto l’amore provato per il padre e c’è un urlo che arriva fino al Cielo. È il 3-2, è la vittoria, ma soprattutto è un saluto pieno di commozione. Sono lacrime.
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