La gara tra briganti rivive a Campora con il «tiro al prosciutto»
| di Daniele RomualdiE’ tornata con due appuntamenti, martedì 7 e sabato 25 aprile 2015, la storica festa del Tiro al Prosciutto, una delle più antiche tradizioni conservate a Campora, il piccolo borgo situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Questa manifestazione nasce verso la seconda metà del 1800, “periodo fortemente caratterizzato dal brigantaggio”; in questi anni un gruppo di briganti Camporesi di ritorno da una delle tante scorribande nei paesi limitrofi, vantandosi ognuno delle proprie gesta diedero vita ad un’accesa discussione su chi tra di loro fosse il più abile tiratore con il fucile. Il “capo breante” Cicco (probabilmente Cicco Verrico) indisse una gara di tiro che consisteva nel centrare un grosso prosciutto, già bottino di guerra, posto sull’altra sponda di un dirupo; colui il quale si fosse avvicinato maggiormente all’obiettivo, oltre ad essere considerato dalla banda il miglior tiratore, avrebbe vinto il prosciutto. Da quel momento in poi, la competizione si ripropose annualmente con le medesime regole, assumendo nel corso degli anni un carattere fortemente rituale. Il popolo di Campora, ospitale e cordiale, ha contribuito a salvaguardare la tradizione che ha assunto il carattere di un evento storico/culturale.il primo appuntamento si e’ tenuto il 07 Aprile 2015,mentre il secondo appuntamento ci sara’il 25 aprile 2015, ed e’proprio in questo giorno che la manifestazione assume i caratteri della festa; infatti al termine della gara di sparo tutta la popolazione, partecipanti e non, si ritrova nel centro del paese dove viene offerto “pane e presutto” accompagnato dall’ottimo vino locale. La serata è inoltre allietata da balli e musica popolare che contribuiscono a ricreare un atmosfera suggestiva ed unica,in èiu’ tanti stand con prodotti locali.
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