L’altra taranta – il tarantismo nel Cilento | 4
| di Redazionedi Tullia Conte – fotografie Federica Taddeo
Gli studi relativi al fenomeno del tarantismo (vedi articoli precedenti: prima parte – seconda parte – terza parte) dimostrano la complessità dell’argomento, nel Cilento l’unico riferimento scientifico in merito è l’indagine di Annabella Rossi del 1976, la sola analisi mai condotta sulla questione.
Chi vive il territorio, non si stupirà che questo sia rimasto nell’ombra anche per quanto riguarda gli studi antropologici. La posizione marginale è confermata da diversi aspetti, tra i quali il fatto che la comunicazione main stream non conceda al Cilento, come ad altre zone d’Italia che hanno lo stesso oscuro destino, alcuna possibilità di espressione; neanche gli artefatti ad esso esplicitamente dedicati (film, fiction etc.) riescono ad essere fedeli all’originale, contaminati dalla napoletanizzazione, uno stereotipo che non corrisponde a nessuna reale configurazione linguistica, musicale o di altro genere. Questa perpetua negazione induce il pubblico locale ad interpretare nei racconti televisivi minuzie, quali la pronuncia dei nomi di luoghi o di pietanze tipiche, come se fossero una vera e propria celebrazione del territorio.
La marginalità cui è soggetto l’intero apparato culturale cilentano investe anche i materiali relativi al tarantismo, nonostante le testimonianze copiose – circa una cinquantina quelle pubblicate ma un centinaio quelle registrate – qualsiasi autorità locale ha fin’ora ignorato il patrimonio inerente ai documenti etnografici raccolti da Annabella Rossi (la pubblicazione della ricerca ha reso noti i fatti nel 1991). Nemmeno l’uso del termine «immateriale» ormai in ogni progettualità territoriale, ha dato luogo ad azioni in merito. La mancata conoscenza di questi studi o di attività relative alla loro tutela da parte degli enti preposti alla cura del patrimonio, spiega come sia possibile che la popolazione non sappia dell’esistenza del tarantismo nella provincia di Salerno. Sebbene i rappresentanti locali siano anch’essi esposti alle difficoltà del contesto, questo modus operandi contribuisce alla negazione della memoria storica, fondamento di ogni cultura poiché consente l’interiorizzazione di significati profondi legati alla relazione con il mondo.
È in quest’ottica che l’associazione SUDANZARE, con altri attori locali, ha creato il progetto a carattere divulgativo sul tema e questa rubrica è uno degli strumenti della narrazione in funzione di una rigenerazione culturale non meramente commemorativa o commerciale.
Alcuni dei paesi cilentani dove Annabella Rossi ha rintracciato la testimonianza di coloro che hanno vissuto in prima persona gli episodi di tarantismo:
- Albanella e la frazione Matinella
- Battipaglia
- Borgo San Cesareo
- Capaccio Paestum e frazioni: Laura, Gromola
- Contursi
- Giungano
- Roccadaspide e frazioni: Serra, Tempalta
- Stio
- Trentinara
(Potete inviare segnalazioni e/o domande specifiche alla mail tarantismocilento@gmail.com: la risposta nei prossimi appuntamenti)
L’altra taranta – Annabella Rossi e il tarantismo nel Cilento
Le tracce storiche del tarantismo cilentano: prima e dopo le ricerche di Annabella Rossi, che ha raccolto circa cinquanta testimonianze realizzate tra Capaccio, Trentinara e altri paesi dell’entroterra salernitano. Il volume evidenzia aspetti del fenomeno ancora sconosciuti, comparandoli agli stessi riti in Sardegna. Questi aspetti possono dialogare non solo con l’arte contemporanea ma anche con i recenti approcci terapeutici.
Tullia Conte, cilentana, artista e ricercatrice indipendente, vive in Francia dove ha fondato SUDANZARE, il progetto che si occupa di diffondere le danze e le culture del Sud Italia in Europa. Ha pubblicato «L’altra taranta» (2019) e «Diacronia minima del tarantismo»(2020).
Federica Taddeo, urban photographer. originaria del Cilento ora vive a Londra dove si impegna nell’approfondire la passione per la fotografia. Colleziona instanti di vita quotidiana, immortalati mentre accadono nel loro contesto.
L’altra taranta – Annabella Rossi e il tarantismo nel Cilento
Le tracce storiche del tarantismo cilentano: prima e dopo le ricerche di Annabella Rossi, che ha raccolto circa cinquanta testimonianze realizzate tra Capaccio, Trentinara e altri paesi dell’entroterra salernitano. Il volume evidenzia aspetti del fenomeno ancora sconosciuti, comparandoli agli stessi riti in Sardegna. Questi aspetti possono dialogare non solo con l’arte contemporanea ma anche con i recenti approcci terapeutici.
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