L’aprile del commissario Ricciardi nato nel Cilento, ecco ‘Caminito’: «Cinque anni in cui la vita è stata stravolta»
| di Luigi MartinoLunedì 28 novembre alle ore 21.00 al Teatro Diana si è tenuta la prima presentazione ufficiale di “Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi“. E’ intervenuto l’autore, Maurizio De Giovanni, insieme all’attore Lino Guanciale, che nella fiction interpetra il commissario Ricciardi, quel personaggio immaginario nato a Casaletto Spartano, nel Cilento (di cui è anche cittadino onorario).
“E finalmente ci siamo. Finalmente anche i tuoi amici, quelli che ti hanno voluto bene nel tuo silenzio di questi anni, ti ritroveranno. A me, lo sai, non sei mancato. Perché hai continuato a raccontarmi la tua storia. Bentornato, vecchio amico. Felice di avere altra strada da fare con te”, ha annunciato sui social lo scrittore. Caminito è da oggi acquistabile nelle librerie e online.
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La trama
“A volte basta seguire una strada per fare il giro completo del mondo. Ma quando si è tornati lì, al punto di partenza, ci si rende conto che in realtà è tutto cambiato perché siamo noi a essere cambiati: tutto ciò che abbiamo visto, ascoltato, toccato e in definitiva vissuto, ha irrimediabilmente ridipinto la nostra anima e i colori con cui siamo partiti rimangono solo un disperato e sbiadito ricordo. Sono passati cinque anni da quel fatidico giorno. La patina color seppia che ricopriva la città nel 1934 ha lasciato il posto a un opprimente bianco e nero che non contempla alcuna sfumatura: siamo nel 1939. Cinque anni in cui Ricciardi non ha mai smesso di camminare con le mani nelle tasche e lo sguardo rivolto verso quelli che per noi rappresentano vuoti, ma che per lui sono abissi. Cinque anni in cui la sua vita è stata stravolta e il mondo intorno a lui ha compiuto la sua definitiva trasformazione avviandosi verso un tragico epilogo. Cinque anni in cui ha cercato un appiglio tra i brandelli di un’esistenza polverizzata in un attimo, per trovare conforto, per ritrovare quelle poche certezze che lentamente aveva fatto sue e affrontare la sua condanna; per guardare avanti. Cinque anni. Con la strada sotto i piedi e una vita stretta in una mano che di guardarsi indietro non ne vuole sapere perché ha un mondo davanti a sé da colorare. Cinque anni in cui da solo non è stato mai perché ogni lettore che abbia percorso un pezzo di strada insieme a lui ha poi deciso di accompagnarlo per sempre, di camminare al suo fianco. Per andare dove, non è dato sapersi. Ma per ora è importante sapere che il 28 novembre 2022 le nostre strade si rincroceranno per riprendere il cammino insieme”, recita la sinossi del testo.
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