Latitante arrestato mentre è in mare ad Ascea, tradito dai tatuaggi
| di RedazioneUn paniere, calato tra le strade affollate dei Quartieri Spagnoli, lo scorso 23 agosto, ha tradito Francesco Gragnaniello, ricercato dai Carabinieri per un mandato di cattura europeo. In un rione noto per la sua storia e la sua cultura, la cattura di Gragnaniello non è stata l’unica notizia, poiché esiste un altro nome, quello di Salvatore Di Napoli, che anch’esso è ricercato e appartiene a quel reticolo di vie storicamente strategiche per l’esercito spagnolo nel 16° secolo.
Di Napoli ha optato per la fuga. Consapevole dell’attenzione della Corte di Appello di Napoli, che ha emesso un provvedimento su impulso dell’autorità giudiziaria austriaca per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, il 35enne ha deciso di allontanarsi dalla città. Un piano che, a prima vista, appare astuto, ma che lo porterà a una cattura rocambolesca.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della Catturandi, intensificando le loro ricerche, seguono le tracce di Di Napoli fin nel comune di Ascea. Monitorano la zona, osservando attentamente i bagnanti, fino a riconoscerlo in un momento di distrazione: mentre si tuffa in acqua, i suoi tratti distintivi emergono, nonostante il tentativo di camuffamento con una maglia e un taglio di capelli rasato.
È una grossa stella, uno dei molti tatuaggi che adornano il suo corpo, a tradirlo. I Carabinieri lo individuano e, nel giro di pochi attimi, lo bloccano. Non fa in tempo a riposizionarsi sul lettino che le manette gli stringono i polsi: il tentativo di sfuggire alla giustizia è finito.
Attualmente, Salvatore Di Napoli si trova nel carcere di Vallo della Lucania, in attesa dell’estradizione richiesta dall’Austria. Il suo arresto, insieme a quello di Gragnaniello, segna un’importante operazione delle forze dell’ordine contro i crimini organizzati, nello stesso scenario che ha visto la nascita di una storia di fughe e inseguitori.
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