L’autopsia non lascia spazio a dubbi: «Leone scuoiato vivo da un essere umano»
| di Luigi MartinoL’autopsia su Leone, il gatto ucciso ad Angri, non lascia spazio ad alcun dubbio, confermando quanto ipotizzato già diversi giorni fa: il felino è stato scuoiato vivo da un essere umano. Il sindaco, Cosimo Ferraioli, ha reso noto questo atroce crimine, scuotendo il tranquillo comune campano e suscitando indignazione a livello nazionale: «Chiedo a tutti di avere fiducia nel lavoro delle istituzioni e nella legge. L’esame autoptico e le analisi istologiche sul corpo del gatto Leone confermano in maniera ufficiale lo scuoiamento da parte di un essere umano».
Mentre la Procura prosegue nelle indagini, i responsabili del vile gesto sono ancora sconosciuti, alimentando la rabbia non solo tra i volontari e gli animalisti, ma nell’intera comunità. L’appello per giustizia si fa sempre più pressante, con la speranza di una pena esemplare per chi ha compiuto un atto così barbaro.
«Al momento, questo è quanto sappiamo e quello che posso comunicarvi. Nel frattempo chiedo a tutti supporto attraverso una corretta informazione e fiducia nelle istituzioni che stanno svolgendo il proprio lavoro, ognuno secondo le proprie competenze» ha ribadito Ferraioli.
La storia di Leone ha avuto inizio domenica 10 dicembre, quando il gatto è stato trovato agonizzante in una strada di Angri. Trasportato d’urgenza all’Ambulatorio Veterinario dell’Asl di Cava de’ Tirreni, i volontari che lo hanno soccorso hanno condiviso la crudele vicenda sui social media, rendendola virale. Nonostante le ferite gravissime, Leone ha lottato con coraggio per la sopravvivenza, e da questa tenace battaglia è nata l’idea di battezzarlo con quel nome.
I veterinari di Cava de’ Tirreni hanno messo tutto il loro impegno nel tentativo di salvare Leone. La diffusione delle immagini alimentava la speranza che il felino potesse riprendersi. Tanti hanno condiviso le lacrime vedendo il piccolo gatto mangiare da una ciotola, un gesto naturale che faceva ben sperare.
Poi la notizia drammatica: il cuore di Leone si è fermato, e il gatto scuoiato vivo ha trovato la morte nell’ambulatorio veterinario. Il dottor Luigi Topo ha eseguito l’autopsia, e una relazione dettagliata è stata inviata alla Procura della Repubblica. Attualmente, le indagini procedono contro ignoti, con la speranza che i responsabili di questo orribile crimine vengano identificati e puniti secondo legge.
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