Le eccellenze del Cilento all’aperitivo Mediterraneo di Pioppi
| di Luigi MartinoNon occorre indossare gli occhiali da vista e andare alla ricerca di chef stellati e stelle Michelin. Per trascorrere una notte diversa, all’insegna del cibo genuino, della buona musica e della cultura, mi è bastato raggiungere Pioppi, comune di Pollica, per incontrare le eccellenze del Cilento e i loro genitori. Erano tutti in fila, divisi per stanze e per gusti. La splendida cornice del Museo vivente della Dieta Mediterranea è il luogo perfetto. Incastrato tra il centro cittadino di una delle località balneari più rinomate del Sud Italia, culla che ha ospitato tra gli altri Ancel Keys, e il mare cristallino che bagna anche Acciaroli, frazione dello stesso municipio, il museo, collocato al primo piano di palazzo Vinciprova, è gestito da Legambiente, e fa parte della rete dell’Ecomuseo della Dieta mediterranea.
Cinque le sale espositive, con pannelli descrittivi e video, tra cui quella dedicata ai sensi, con installazioni per il gusto, il tatto e l’olfatto; la sala per la pasta fatta in casa, con video tutorial delle massaie cilentane; la biblioteca personale di Ancel Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pollica.
Ma dimenticate tutta questa roba tecnica e chiudete gli occhi. Cercherò di accompagnarvi alla scoperta del primo aperitivo itinerante del Cilento. Da Pioppi, infatti, si sposterà molto presto altrove, ad esempio a Velia, e in altri luoghi magici del Parco. Al pian terreno i ticket. Al primo piano, invece, una miriade di cose squisite. Personalmente ho seguito la lista che mi è stata consegnata e mi sono mosso con la mappa. Amo particolarmente la grafica di queste organizzazioni. E non mi sono sbagliato, nemmeno stavolta. Mentre la chitarra di un tizio sulla sessantina mi faceva da sottofondo comprendo in parte il vociare distratto dei primi visitatori, ho degustato un cocktail mediterraneo de ‘La Caretta’. Il nome della specie di tartaruga che popola i nostri mari, è anche quello che campeggia sull’insegna di un chiosco estivo che a pochi metri da questa location, incanta i turisti di mezzo mondo. Due ragazzi, molto giovani, mi hanno servito un aperitivo a base di basilico, rosmarino e limone. Faccio largo nello stomaco e proseguo.
Dalla bocca fresca di erbe e succhi, mi sono andato ad impiastricciare di grasso e maiale. Tra i più buoni mai assaggiati. I salumi Tomei li ho fatti sposare con la ricotta e la mozzarella della Tenuta Chirico. Chi conosce di chi sto parlando, ha l’acquolina al sol pensiero. Poi un’insalatina Mediterranea della Corbella e via con la bruschetta burro e alici di Menaica di Donatella Marino. All’esterno il profumo delle lagane e ceci di San Basilio era irresistibile. Ma io non c’ho pensato due volte e mi sono fatto convincere alla prima sniffata. Un aglianicone della Tenuta Macellaro sempre pronto e tra una portata e l’altra un po’ di sushi cilentano di NonSoloPane. La bruschetta di Manganiello, l’antica pizza cilentana Ammaccata di Villa Marchese, e poi i cannoli di Anna dei sapori insieme al plumcake con lo yogurt di bufala sempre di Tenuta Chirico. Un inno al gusto e l’esaltazione della dieta Mediterranea. Ad andare via quasi mi è dispiaciuto. Ho ascoltato prima le parole dei protagonisti, moderate da Valerio Calabrese, direttore del museo, e da Pasqualina Casuccio, organizzatrice dell’evento, e poi ho deciso di restare un altro po’ a fissare le luci delle case che si specchiavano sul mare abbastanza sornione. Se l’appuntamento si rinnova altrove, vi consiglio di non farvelo scappare.
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