Le Grotte di Pertosa-Auletta premiate come miglior sito archeologico d’Italia 2025
| di Luigi Martino
Le Grotte di Pertosa-Auletta si aggiudicano il titolo di miglior sito archeologico italiano nell’ambito del premio GIST ACTA 2025 – Archeological & Cultural Tourism Award. L’importante riconoscimento, promosso dal Gruppo Italiano Stampa Turistica, è stato consegnato durante l’evento TourismA, la principale rassegna nazionale dedicata all’archeologia e al turismo culturale, in corso a Firenze.
A ritirare il premio è stata Maria Rosaria Carfagna, presidente della Fondazione MIdA, l’ente che gestisce e valorizza il sito. “Questo premio rappresenta un’ulteriore conferma dell’eccezionale valore storico, naturalistico e scientifico delle Grotte di Pertosa-Auletta. È per noi un grande stimolo a proseguire nel nostro impegno per la tutela e la promozione di questo straordinario patrimonio”, ha dichiarato Carfagna.
Le motivazioni del premio sottolineano l’unicità del sito, che coniuga l’inestimabile valore archeologico con la straordinaria bellezza naturalistica. Le Grotte di Pertosa-Auletta, formate dall’azione millenaria dell’acqua, offrono ai visitatori un viaggio suggestivo tra stalattiti, stalagmiti e formazioni rocciose di rara bellezza. Ma ciò che le rende uniche è la loro rilevanza storica: al loro interno si trova l’unico esempio in Europa di insediamento palafitticolo in ambiente ipogeo, risalente alla preistoria.
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Nuove scoperte archeologiche
Oltre al prestigioso riconoscimento, il 2025 segna un anno cruciale per la ricerca archeologica nel sito. La Fondazione MIdA ha infatti ottenuto una concessione triennale dal Ministero della Cultura per nuovi scavi, che hanno già portato alla luce reperti di straordinaria importanza. In particolare, è stata individuata una struttura di culto risalente all’epoca ellenistica (IV-I secolo a.C.), che potrebbe fornire nuove chiavi di lettura sulla presenza umana nella zona in epoche remote.
Le indagini archeologiche, condotte sotto la direzione di Felice Larocca, speleo-archeologo e direttore del Museo Speleo-Archeologico di Pertosa, sono svolte in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino e con il supporto dell’Istituto Centrale per l’Archeologia (ICA). Quest’ultimo ha stipulato un accordo con la Fondazione MIdA per l’elaborazione di standard operativi innovativi nel campo della ricerca archeo-speleologica.
Nei prossimi mesi, le attività di scavo e documentazione proseguiranno con l’obiettivo di far emergere nuovi dettagli sulla storia millenaria delle grotte, consolidando ulteriormente la loro importanza nel panorama archeologico internazionale.
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