Per la Salernitana è la giornata della scossa
| di Luigi MartinoAltro giro, altra corsa. Si riparte dall’Arechi, dopo due settimane di esilio, si riparte dal calore e colore dei supporters granata, ora piu’ che mai determinanti per le sorti della beneamata. C’e’ da riconquistare il feeling con la vittoria, per gustarsi tre punti che varrebbero come miele sul bordo del bicchiere contenente il veleno arbitrale, a cui i ragazzi di Breda sono chiamati a trovare il giusto antidoto. Si riparte da una formazione incerottata, per squalifiche ed infortuni, ma ugualmente all’altezza della situazione, al cospetto di un Verona, che fa paura piu’ per il passato che per il presente. Squadra di categoria, con giocatori di spessore, che non e’ ancora riuscita a trovare la giusta amalgama, difficilmente acquistabile nel corso della campagna trasferimenti. Contro Pichlmann e company, Breda potra’ disporre nuovamente di Fava e Ragusa(che facendo nostra una dichiarazione di Salerno, e’ tanta roba), dovendo tuttavia rinunciare agli squalificati cronici.Poco male, al margine di una settimana orribilis, cominciata con la stangata del Giudice sportiva, cumulata ai due punti di penalizzazione, Breda dovra’ fare di necessita’- virtu’, schierando la miglior formazione possibile, di questi tempi, operazione da guinnes dei primati.
Il vero ed unico dubbio che assilla Roberto Breda, si chiama Davide Carrus:il centrocampista ex del Mantova, ha smaltito la botta al piede e dopo una settimana passata a lavorare in gruppo, si candida per un posto da titolare seppur non abbia ancora il ritmo partita. Breda ci sta pensando, vista l’assenza di Pestrin, d’altronde il fiato si potra’ spezzare solo giocando. Ed allora, l’idea di un Carrus dal primo minuto al posto del dimenticato Tricarico, non e’ poi tanto peregrina. Alla Salernitana, in questo momento topico della stagione, urge qualita’ piu’ che qualita’, senza offesa per nessuno.
Guardiamo da vicino l’avversario
Tredici punti conquistati, frutto di tre vittorie, quattro pareggi e ben quattro sconfitte. E’ il rollino di marcia, tutt’altro che confortante per il Verona del “Principe” Giannini, relegato a meta’ del guado, con tanto di valigia piena di recriminazioni, per quello che poteva essere e non e’ stato. L’ultima delusione della serie, domenica scorsa, quando al goal di Virgini, e’ sopraggiunto, dinnanzi a 17.000 persone, il pareggio di Crocetti. Giannini, per la gara di Salerno(a proposito il presidente Martinelli l’ha etichettata come match della verita’), dovra’ fare a meno di sei giocatori tra squalifiche ed infortuni:
Berrettoni, Paghera, Martina Rini, Campagna, Russo e lo squalificato Mancini.
In dubbio, Maietta, difensore ex di Juventus, Crotone, Avellino e Frosinone.
In settimana, Giannini ha tenuto a precisare l’importanza della gara, smentendo alcune voci in merito ad alcuni dettagli del proprio rapporto contrattuale:Ingaggio e premi partita. La societa’ scaligera, ha reso pubblico che l’ingaggio percepito dall’ex tecnico del Gallipoli e’ di gran lunga inferiore alle 500 mila euro, sottolineando che lo stesso trainer ha voluto rinunciare al ricco premio assicurato dal presidente Martinelli in caso di promozione in cadetteria.
Numeri, cifre da capogiro per mister Breda. Ecco il probabile undici anti-Salernitana:
Rafael, Ceccarelli, Vergini(Maietta), Cangi, Abbate, Scaglia, Hallfredsson, Esposito, Le Noci, Pichlmann, Selva. All:Giuseppe Giannini
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