Non voleva fare l’eroe ma le cose giuste
| di Federico MartinoDa tutta l’Italia, tantissimi amici, volontari e attivisti di Legambiente, sono scesi oggi a Pollica per salutare Angelo Vassallo; per ribadire, insieme alla moltitudine di persone di ogni eta’ e provenienza che il sogno di questo uomo giusto, misurato e tenace non verra’ spezzato nemmeno dall’inaudita violenza che ce lo ha portato via. Il suo impegno in campo civile, ambientale e sociale, con le battaglie per la tutela del territorio e delle sue eccellenze, le buone pratiche inaugurate e portate avanti da una cittadinanza soddisfatta del suo amministratore, hanno fatto di questo pezzetto di Cilento un’oasi di piacere, di lavoro onesto, di cultura e di cittadinanza, un pezzo buono di Paese da cui ripartire. Ed e’ cosi’ che lo ricorda Legambiente: ”Sventurato il Paese che ha bisogno di eroi”, avverte Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale, ricordando ”quel viso franco e determinato, capace di rovesciare i tanti luoghi comuni che si raccontano sul Sud, capace di dare speranza e futuro ad un piccolo paese che non ha altre risorse che se stesso. E questo Angelo aveva capito, per questo si e’ opposto all’abusivismo, alla corruzione, ha lavorato per rinnovare, ha capito il valore di un ambiente sano e bello, e Pollica e’ diventato un piccolo gioiello. E’ possibile che nel nostro Paese chi fa questo debba essere sacrificato sull’altare dell’eroismo? A noi oggi spetta il compito di dimostrare ai cittadini di Pollica, ai mandanti dell’omicidio, ai pubblici amministratori che Angelo Vassallo non ha seminato invano e che quello che ha iniziato a disegnare e’ il vero futuro per il Sud. Angelo Vassallo e’ un esempio di ”virtu’ civica” di cui dobbiamo essere orgogliosi”. ”Con angelo perdiamo uno dei migliori amministratori e una delle persone piu’ belle di questo Paese – dice Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale Legambiente. La buona gestione della cosa pubblica si accompagnava in lui ad una straordinaria capacita’ visionaria”. Lui aveva preso per mano la sua piccola comunita’ cilentana, si era caricato l’onere di rappresentarla e di mostrarle pazientemente quello che vedeva per il futuro, la sua visione della cittadina e dei suoi abitanti. E’ come se avesse avuto degli occhiali speciali che gli permettevano di vedere oltre senza mai perdere, lui pescatore, il contatto con la sua gente. A noi ora il compito di inverare le sue visioni”. Ricorda Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette Legambiente: ”Il mio eroe. Angelo era questo per me. Persona semplice e sempre disponibile ogni volta che veniva chiamato per dare il suo contributo alla causa dei parchi. Non diceva mai cose scontate ed era convincente anche verso chi dimostrava ostilita’ ad abbracciare il percorso delle aree protette. Il suo impegno mi e’ stato sempre d’esempio e cosi’ sara’ anche per il futuro, come mi rimarra’ la rabbia per la sua fine cosi’ ingiusta e il rammarico di non potergli mostrare le cose belle che faremo per la sua Pollica e il suo Cilento”.
©Riproduzione riservata