Alla società Futura Camerota e dirigenti tutti
| di RedazioneRiceviamo in redazione una mail di un cittadino residente nel comune di Camerota che chiede di mantenere l’anonimato. La lettera è indirizzata alla società di calcio “ASD Futura Camerota”. La società oltre al settore giovanile, giova di tre squadre che militano rispettivamente nei campionati di Prima categoria giorone H, Terza categoria girone F e Under 18 regionale. Ecco di seguito la lettera, la pubblichiamo integralmente:
Alla società Futura Camerota e dirigenti tutti
Salve,
sono un cittadino del comune di Camerota, residente nella frazione Licusati, ma comunque mi reputo camerotano. Il discorso “campanilismo” oggi è diventato davvero causa di diversi litigi all’interno del nostro comune. Sono sempre stato dell’idea che per far risorgere turismo e commercio, sarebbe oppurtuno che cominciassimo a capire che dobbiamo stare tutti più uniti, abolendo pensieri e idee antiche che campeggiano all’interno degli animi dei cittadini di questo splendido comune, ormai abbandonato al destino.
Ho deciso di scrivere questa mail per far luce su diversi dettagli che riguardano, la società sportiva ASD Futura Camerota, cha ha avuto il coraggio di sprecare somme di denaro considerevoli, pagando ballerini in arte preparatori atletici e anziani calciatori. Ai pochi ragazzi del posto qualche spiccio in mano, per accontentarli! Sottolineo pochi, perchè all’inizio della stagione i ragazzi residenti nel comune erano in minoranza rispetto ai calciatori provenienti da comuni limitrofi. A metà campionato, appena si è aperto il mercato, alcuni dirigenti hanno capito che questa situazione era mal vista dal paese e hanno pensato bene di aggregare al gruppo altri ragazzi del posto.
Sono a conoscenza che il massimo promotore del progetto è Mario Scarpitta, che si sta battendo all’infinito pur di ridare linfa e vitalità al paese, ma senza alcuna risposta da parte dei cittadini, che mal vedono chi, come Mariolino, si rimbocca le maniche e cerca di risollevare la situazione, senza nessun secondo fine.
La società “Real S. Vincenzo”, militante nello stesso campionato di Prima categoria, non ha voluto aderire al progetto, continuando la bella esperienza della passata stagione, quando ha vinto il campionato di seconda categoria. Il S. Vincenzo ha deciso di adottare una campagna secondo me giusta: affrontare un campionato di Prima categoria con tutti giovani del posto, senza spendere denaro, e cercando di salvarsi con dignità. La campagna del Futura Camerota all’inizio era quella di vincere il campionato con esperti calciatori mischiati a giovani del posto, ma quando la dirigenza tutta si è accorta che tale impresa rimaneva impossibile, la società magicamente ha cambiato obiettivo, far crescere i giovani del posto per creare uno zoccolo duro per l’anno successivo, quando poi ho visto svariate volte ragazzi del posto seduti in panchina o in tribuna per far giocare gente che proviene da Vallo, Sapri e altri paesi. Da qui cominciano a sorgere alcune domande: ma il Real S. Vincenzo, senza spendere enormi cifre di denaro, non sta facendo fare esperienza ai giovani del posto per creare uno zoccolo duro per affrontare meglio la Prima categoria l’anno prossimo? Ma al Futura Camerota non conveniva salvarsi solo con gente del posto senza spendere esorbitanti cifre (per un campionato come la Prima categoria) e arrivare al quinto o quarto posto che a nulla serve riguardo la promozione?
Dovete sapere che della società Futura, fanno parte, oltre al settore giovanile, una squadra di terza categoria e un under 18. Volevo informare anche che l’under 18 come la terza categoria non ha ricevuto nessun kit per l’allenamento e i calciatori sono costretti a presentarsi con tute e borsoni tutti differenti. Ho saputo da amici di Licusati che militano fra under 18 e terza categoria che addirittura i mister delle squadre qualche volta devono cacciare di tasca loro i soldi per la benzina per le trasferte, quando poi la prima squadra va in trasferta con pullman da 50 posti, gatorade e cibo per il post-partita. Ci tenevo inoltre a ricordare che i ragazzi dell’under, così come quelli della terza, non sono mai stati portati al bar oppure a mangiare una semplice pizza, quando poi la prima squadra è andata diverse volte a mangiare fuori e il bar dopo la partita è d’obbligo.
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