L’imbroglio, presentato a Roma il libro di Maldonato sull’affare dell’Alta Velocità al Sud
| di Marianna ValloneLe parole amare di Giuseppe Cederna e quelle taglienti di Mario Tozzi, consegnate rispettivamente alla presentazione e alla prefazione de “L’imbroglio” il libro di Franco Maldonato, hanno chiuso la seconda giornata del Festival delle Transizioni, ideato e curato dalla stesso Mario Tozzi, conduttore di ‘Kilimangiaro’, ‘Sapiens’ e altri format televisivi di divulgazione scientifica. Chiamato sul palco dal mattatore della serata, il cantante Andrea Satta, leader dei ‘Tétes de boia’, è toccato all’autore, Franco Maldonato, illustrare il senso del pamphlet che, con un titolo di aperta denuncia, ha sollevato il velo sull’affare dell’Alta Velocità al Sud: un affare da 30 miliardi, che la politica ha messo nelle mani dei boiardi delle ferrovie, attribuendo loro pieni poteri. In tal modo la tecnica diviene il decisore di ultima istanza, inventando un progetto che spettava allo Stato di autorizzare, approvare e controllare, prima, durante e dopo – si legge nella quarta di copertina. – E il proponente diventa progettista, committente, appaltante e, infine, Commissario di Governo, incurante del flagrante conflitto d’interessi. Per un’opera inutile, perdippiù dannosa: 160 km di gallerie e milioni e milioni di metri cubi di rocce e inerti da scavare, sventrando Parchi Nazionali, Riserve naturalistiche anche di rango internazionale e decine di siti d’interesse comunitario. Con il Mezzogiorno che rimane povero, diventando brutto.
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