L’ospedale di Sapri accoglie la reliquia del Beato Carlo Acutis: commozione e lacrime con la madre Antonia Salzano

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L’ospedale di Sapri accoglie la reliquia del Beato Carlo Acutis: commozione e lacrime con la madre Antonia Salzano

Commozione e lacrime, a Sapri, per l’arrivo della reliquia del Beato Carlo Acutis. Fortemente voluta dal parroco Don Pasquale Pellegrino, l’evento ha attirato una folla di fedeli nella cappella dell’ospedale Immacolata, desiderosi di vivere questo straordinario incontro di fede, alla presenza della madre di Carlo Acutis, Antonia Sanzano.

Il reliquario del Beato, un giovane ragazzo che ha dedicato la sua breve vita a testimoniare la fede attraverso l’uso delle nuove tecnologie, è stato accolto con grande devozione dai presenti. Rimarrà esposto permanentemente nella cappella. Insieme alla tela realizzata dall’artista Emilio Ventura. Carlo, conosciuto per la sua straordinaria capacità di evangelizzare tramite internet e i social media, è diventato un simbolo di speranza e modernità per molti fedeli. La sua beatificazione, avvenuta nel 2020, ha ulteriormente rafforzato il suo impatto spirituale a livello globale.

La reliquia è stata accolta con una solenne celebrazione eucaristica, presieduta da don Pasquale Pellegrino, e officiata con Don Martino Romano.

La madre del giovane beato, Antonia Salzano, ha condiviso toccanti testimonianze sulla vita e la fede di suo figlio. Le sue parole hanno commosso profondamente i fedeli, che hanno ascoltato in silenzio e raccoglimento, riconoscendo in Carlo un esempio di santità contemporanea. «Non smettete mai di pregare. Se si mette Dio al primo posto saremo veramente felici».

Don Pasquale Pellegrino, promotore e organizzatore dell’evento, ha espresso la sua gratitudine per la partecipazione di Antonia Salzano e per l’accoglienza calorosa riservata alla reliquia di Carlo Acutis. «Questo momento di preghiera e riflessione è un dono per la nostra comunità», ha dichiarato Don Pasquale. «Carlo Acutis ci insegna che la santità è alla portata di tutti, anche dei giovani di oggi, attraverso una vita vissuta con fede e amore per il prossimo».

Il giovane beato, morto nel 2006 a 15 anni per una leucemia fulminante, sarà canonizzato. L’evento nell’ospedale di Sapri, ha rafforzato la fede di molti, ricordando l’importanza di vivere una vita piena di amore e dedizione a Dio, proprio come fece Carlo Acutis. La comunità di Sapri continuerà a trarre ispirazione dalla sua vita e dal suo esempio, in attesa della sua prossima canonizzazione, che segnerà un ulteriore capitolo nella straordinaria storia di questo giovane beato.

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