La «marcia» anticamorra parte da Pollica
| di Federico MartinoInizieranno da Pollica, cittadina del Cilento colpita dall’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, gli incontri con il territorio promossi dalla Commissione di Inchiesta Anticamorra che oggi si è riunita per la prima volta in Consiglio regionale. «La Commissione Anticamorra è stata voluta all’unanimità dal Consiglio regionale a testimonianza dell’attenzione dell’istituzione consiliare e della politica contro il fenomeno della criminalità organizzata – ha ricordato il presidente Gianfranco Valiante – Il nostro obiettivo è quello di rinsaldare il legame tra i cittadini e la politica mettendo in campo iniziative, di inchiesta, di controllo e di proposta legislativa, per la legalità e per il contrasto delle infiltrazioni criminali nel tessuto democratico campano. Perseguiremo questo scopo nel pieno confronto e con la partecipazione del territorio, dei sindaci e degli amministratori locali attraverso le Commissioni itineranti». «Per questo – ha aggiunto – riuniremo la Commissione in tutte le province a cominciare da Pollica che è divenuta il simbolo della lotta della comunità campana contro la criminalità».
«La legalità è tra i punti fondamentali del programma della comunità politica cui appartengo – ha sottolineato il vice presidente Angelo Marino (MpA-Caldoro Presidente) – e, nella collaborazione con le autorità competenti, promuoveremo iniziative volte alla prevenzione della criminalità e al contrasto delle infiltrazioni criminali nei diversi settori della Campania, come l’impresa, la sanità, la politica e le istituzioni, che alimentano gli interessi della camorra inquinando l’intero tessuto produttivo e democratico della Campania». «Inizieremo da Pollica la nostra “marcia” contro la camorra sul territorio regionale e giungeremo presto a Napoli dove diverse vicende giudiziarie, che hanno visto anche consumarsi scelte drammatiche di esponenti politici, poi risultati estranei ai fatti, evidenziano la necessità di un’azione di controllo, di monitoraggio e di trasparenza sulla gestione della cosa pubblica e per garantire sicurezza e legalità», ha aggiunto il consigliere Segretario della Commissione, Gennaro Nocera (Pdl).
Dal presidente della Commissione Speciale per la Trasparenza e per il Controllo sulle attività della Regione, Nicola Caputo, che ha partecipato ai lavori della Commissione Anticamorra, pur non essendone componente, per sottolineare «l’importanza della sinergia di tutte le forze politiche contro la camorra e per la legalità», è provenuta una proposta alla Commissione per l’elaborazione del Codice Etico della Politica: «Uno strumento finalizzato ad improntare le scelte dei partiti alla massima trasparenza e al principio della legalità soprattutto in vista delle candidature per le elezioni amministrative». Infine, per il consigliere dell’Udc Carmine Mocerino, componente della Commissione, «l’organismo consiliare raccoglie le tante aspettative dei cittadini della Campania che desiderano vivere in una regione “normale” dove la camorra e la criminalità organizzata non impongano le proprie condizioni e non inquinino la democrazia. Questo organismo consiliare deve dimostrare di essere all’altezza del compito per raggiungere il nostro scopo fondamentale: riaccreditare le istituzioni e la politica agli occhi dei cittadini».
fonte: corriere.it
©Riproduzione riservata