Lungomare di Ascea in crisi dopo le mareggiate: soluzione nella delocalizzazione dei lidi?

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Lungomare di Ascea in crisi dopo le mareggiate: soluzione nella delocalizzazione dei lidi?

Le recenti mareggiate che hanno colpito il litorale di Ascea hanno causato gravi danni lungo la costa, mettendo a dura prova le strutture balneari e l’infrastruttura del lungomare. La forza delle onde ha compromesso una parte significativa del muretto di protezione della passeggiata e ha arrecato danni considerevoli agli stabilimenti presenti sulla spiaggia. Il fenomeno dell’erosione costiera, da tempo una problematica rilevante per il territorio, continua a rappresentare una sfida per l’amministrazione comunale e per gli operatori turistici della zona.

Le azioni dell’amministrazione

Il vicesindaco Pietro D’Angiolillo ha sottolineato l’impegno del Comune nel fronteggiare questa emergenza. «Ogni anno investiamo almeno 100mila euro per riparare i danni causati dal maltempo, ma questa non può essere una soluzione a lungo termine. È necessario un intervento strutturale per proteggere la nostra costa e le attività economiche che vi insistono», ha dichiarato.

D’Angiolillo ha ricordato che già dieci anni fa, durante il suo mandato da sindaco, era stata approvata una delibera per la delocalizzazione dei lidi in un’area più protetta a monte. Tuttavia, la proposta fu accolta solo da un gestore, mentre la maggioranza delle strutture rimase sulla spiaggia. «Oggi il problema si presenta in maniera ancora più evidente, e è indispensabile riprendere in considerazione quella soluzione», ha aggiunto.

Per questo motivo, l’amministrazione sta lavorando a un nuovo piano spiagge, che prevede la delocalizzazione dei lidi per garantire maggiore sicurezza e sostenibilità. «In passato questa proposta fu oggetto di critiche da parte della minoranza, ma oggi appare chiaro che è l’unica strada percorribile per tutelare il settore balneare e preservare il litorale», ha ribadito D’Angiolillo.

Un piano da 59 milioni di euro per la costa

Parallelamente, resta centrale il progetto da 59 milioni di euro destinato alla protezione della costa. Il piano prevede la manutenzione delle barriere esistenti, il loro ampliamento e il ripascimento della spiaggia. «Si tratta di un intervento essenziale per contrastare l’erosione e ridare respiro al litorale di Ascea. Stiamo seguendo attentamente l’iter per ottenere i finanziamenti necessari», ha spiegato il vicesindaco.

Un altro tema rilevante per il Comune è la strada di accesso da Velia al mare, via Dionisio, inaugurata un anno fa ma oggetto di un ricorso da parte di un privato. «Il Consiglio di Stato ha confermato la regolarità dell’opera, sancendo che è stata realizzata nel pieno rispetto della legge», ha dichiarato D’Angiolillo.

Turismo e futuro del territorio

Oltre alle misure per contrastare l’erosione, «il Comune di Ascea sta portando avanti un progetto di grande importanza per lo sviluppo economico e culturale del territorio: la realizzazione di un approdo turistico a Velia». «L’obiettivo è quello di valorizzare il nostro patrimonio storico e paesaggistico, offrendo nuove opportunità di sviluppo sostenibile», ha aggiunto il vicesindaco.

Entro la fine dell’anno potrebbero inoltre concretizzarsi le condizioni per la realizzazione di un nuovo museo archeologico dedicato all’antica Elea-Velia, un passo fondamentale per arricchire l’offerta culturale del territorio. «Vogliamo affrontare le criticità attuali, ma anche costruire un futuro solido per Ascea, puntando su sostenibilità, turismo e cultura», ha concluso D’Angiolillo.

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