Da Paestum alla foce del Sele per dire No al nucleare
| di Biagio CafaroIl prossimo 30 aprile alle ore 11:30 si terrà una marcia simbolica in bicicletta per la smilitarizzazione della foce del Sele, oltre che per il sostegno dell’energia solare. La manifestazione è stata organizzata dalla comunità delle Riserve naturali foce Sele Tanagro, presieduta da Domenico Nicoletti oltre che dal comitato promotore della legge regionale sulla civiltà del sole. La manifestazione partirà dai templi di Paestum e raggiungerà il museo narrante di Hera Argiva presso la foce del Sele. Lo scopo della manifestazione è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla diffusione dell’energia solare in Campania e supportare la richiesta di smilitarizzazione dell’area della foce del Sele avanzata da 41 sindaci della zona. Attualmente l’area foce Sele è poligono di tiro in una Riserva naturale e sito SIC e ZPS.
Ieri il sindaco di Eboli, Martino Melchionda, e l’assessore all’Ambiente Carmine Magliano, hanno presentato, presso l’aula consiliare di Eboli, la manifestazione di sabato 30 aprile che partirà da Paestum. Alla conferenza, tra gli altri, presenti anche l’ex presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Peppe Tarallo, presenti i rappresentanti di Legambiente, Wwf, oltre ai comitati organizzatori della manifestazione di sabato 30 aprile.
Abbiamo rivolto alcune di domande all’assessore all’Ambiente di Eboli, Carmine Magliano:
D. Qual è l’obiettivo della manifestazione prevista per il prossimo 30 aprile?
R. L’obiettivo della manifestazione è questo: Il comune di Eboli e il comune di Capaccio concordemente dicono no al nucleare alla foce del Sele. Anche se con l’ultimo decreto il governo sospende con una moratoria quest’attività sul nucleare, di fatto non lo è, come dimostrano le ultime dichiarazioni del capo del Governo (Berlusconi ha dichiarato che il decreto che bloccherebbe il nucleare è stata solo una mossa elettorale). Il fine della manifestazione è quello di segnalare il no al nucleare e il no alla individuazione dell’area foce Sele come centrale nucleare.
D. In particolare, perché si parla di smilitarizzazione dell’area militare?
R. Perché quella potrebbe essere l’area individuata per la realizzazione della centrale nucleare. Quindi, siccome questa area si trova in una Riserva naturale e sito SIC e ZPS individuata da una legge europea, noi diciamo no a questa area come sito per la centrale nucleare.
D. Oltre a chiedere la smilitarizzazione dell’area militare, con la manifestazione si vuole sostenere l’energia solare?
R. Si, contemporaneamente la manifestazione punta ad una maggiore ricerca sull’energia solare, sull’energia alternativa in particolare. Con quest’iniziativa si vuol sostenere una legge di iniziativa popolare tramite la raccolta di 10.000 firme da consegnare al consiglio regionale Campania affinché si legiferi a favore delle energie alternative e del sole, visto che in sud del sole ne abbiamo a sufficienza.
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