Lentiscosa: la tradizione ed il gusto si incontrano
| di Federico MartinoIl Borgo antico di Lentiscosa è un abitato particolarmente suggestivo che sorge nella zona collinare tra il Porto degli Infreschi e la Spiaggia delle Lentiscelle. Un grazioso paesino carico di scorci caratteristici che si aprono tra le diverse costruzioni abbracciate dall’antica cinta muraria. In quest’atmosfera, in cui il tempo sembra essersi fermato, ben si cala la due giorni di festa davvero unica: la IV° Edizione delle “Vie del Gusto: Tradizioni Lentiscosane” che si svolgerà il 21 e 22 maggio 2011 nel centro storico della piccola frazione del Comune di Camerota. In tale manifestazione si fonderanno assieme la musica, il folclore e l’enogastronomia a rievocare le emozioni sane e genuine che nella frenesia della vita quotidiana spesso sfuggono: i colori, i profumi ed i sapori dell’antica tradizione contadina cilentana recuperati e riproposti con inaspettata passione. La Manifestazione, promossa dall’Associazione “Tradizioni Lentiscosane Onlus” si aprirà alle 21:00 con lo spettacolo musicale di “Angelo Loia & Progetto Oìza” (nell’ambito dei concerti d’ateneo dell’Università degli Studi di Salerno) e con la degustazione dei prodotti tipici per poi proseguire con l’esposizione di foto storiche e della produzione artigianale di alcuni artigiani e Artisti locali. Una manifestazione completa ed accattivante che propone come suo simbolo un piatto estremamente caratteristico, forse unico nel nostro pur ricco panorama culinario nazionale. La “Maracucciata” è infatti uno dei piatti più antichi di Lentiscosa, la cui ricetta da secoli si è tramandata nelle varie generazioni; povero negli ingredienti ma sorprendente nel gusto. Alla base di questa pietanza c’è un particolare legume, leggermente più piccolo del pisello e di forma irregolare, che si semina da gennaio a marzo, in terreni collinari asciutti e soleggiati, e si raccoglie da maggio a luglio. Questa leguminacea, il “maracuoccio” ha l’aspetto di un sassolino e colori che vanno dal verde al rossastro e un gusto un pò amarognolo; la sua coltivazione sembra essere rimasta esclusiva di questo paesello cilentano in cui, nella più riuscita delle ricette, viene preparata sotto forma di polenta con l’aggiunta di grano, olio, cipolle, farina di fave e ceci e altre verdure. Un piatto robusto e saporito che sarà accompagnato nella serata da altre sorprese culinarie, ben sposati da corposi vini rossi. Giorno 22 sarà la volta di un altro piatto forte della tradizione cilentana: la “Minestra Selvatica” accompagnata da fagioli e patate. Dopo lo spettacolo di Burattini dei “Fratelli Futura” la seconda serata si concluderà con il concerto della band salernitana “Paranza Vibes”.
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