Preoccupazione per i piccoli comuni e territori montani dall’Unione nazionale comuni
| di Maria Antonia CoppolaL’Uncem – Unione Nazionale Comuni Comunita’ Enti Montani esprime forte preoccupazione per la manovra del Governo, che rischia di essere un colpo mortale per piccoli Comuni e i territori montani. ”Abbiamo accettato di discutere di tagli nell’interesse del Paese – dice il Vicepresidente Uncem Oreste Giurlani – ma il risultato finale e’ inaccettabile per le piccole municipalita’. La riduzione delle indennita’ per i sindaci, ma soprattutto l’azzeramento di tutti gli emolumenti percepiti dagli amministratori delle Comunita’ montane e delle Unioni, e’ un atto grave che impedira’ ad un’intera categoria di amministratori che non sono ‘professionisti della politica’ di mettersi al servizio dei cittadini. Cosi’ come non possiamo accettare la previsione dell’esercizio obbligatorio delle funzioni fondamentali comunali da parte dei piccolissimi Comuni da attuarsi nel giro di pochissimo tempo”.
”Condividiamo pienamente – aggiunge Giurlani- il principio, ma riteniamo appropriato che questa indicazione venga recepita dalla Carta delle Autonomie e in ogni caso concordata con le Regioni, che hanno gia’ provveduto alla razionalizzazione degli enti sui propri territori, determinando il taglio di oltre un terzo delle Comunita’ montane”. Diciamo inoltre, continua, ”un secco NO all’obbligo, per i Comuni sotto i 30 mila abitanti, a dismettere ogni tipo di partecipazione societaria. Un altro colpo alle gia’ magre finanze dei piccoli Comuni e una rapida inversione di rotta rispetto al tanto sbandierato federalismo”.
font: Asca
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