«Maratea e la foca monaca», la favola di Dario Vassallo presentata alla Camera dei Deputati
| di Marianna ValloneSarà presentata alla Camera dei Deputati il prossimo 9 aprile, il nuovo libro di Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. Si intitola ‘Maratea e la foca monaca’ (Iod Edizioni) ed è una favola per sensibilizzare i bambini all’educazione ambientale ma anche per stimolare gli adulti e la politica all’istituzione di un’area marina protetta a Maratea.
Alla presentazione a Montecitorio sarà presente il vicepresidente della Camera dei Deputati, l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Un viaggio fantastico e colorato tra gli abissi marini, ma anche un insegnamento morale che affronta i temi cruciali di armonia e protezione dell’ecosistema e del mare.
Nel cuore della narrazione la figura cardine di Biagio, il vecchio pescatore di Maratea che, dopo tredici anni di autoesilio dalla costa, decide di intraprendere un viaggio epico insieme al nipote, che porta il suo stesso nome, per svelargli il suo segreto: ogni essere umano ha un’anima gemella in un ‘essere marino’. Questo itinerario fantastico e colorato negli abissi, intriso di magia e meraviglia, si rivela essere molto più di una semplice avventura marina: è un viatico alla scoperta dei legami profondi che uniscono l’uomo al mare, e di contro, l’intuizione esistenziale di come la rottura di questi legami possa portare al caos.
Attraverso incontri con creature marine straordinarie e il ritorno alla sua anima gemella, il Principe delle Foche, Biagio trasmette al giovane nipote non solo la bellezza e la ricchezza del mondo sottomarino, ma anche l’importanza cruciale della conservazione e della protezione dell’equilibrio degli habitat naturali, determinanti per il mantenimento del ciclo di vita del Pianeta.
«Una “favola epica” – così la definisce Dario Vassallo. – Un errare attraverso le meraviglie sommerse, tra stupore e cambi di scena, in cui ogni incontro diventa metafora di crescita personale, di emancipazione, di raggiungimento di autonomia e saggezza, ma anche monito ai giovani: guai a tradire il mare, fonte di vita, di stupore, di narrazioni, di popoli naviganti, di sostentamento e di economia».
«Ho scritto questa favola come gesto d’amore nei confronti di Maratea, del suo mare e delle sue bellezze – afferma Dario Vassallo, lasciando trasparire l’ispirazione che ha guidato la scrittura – È uno dei pochi posti dove l’anima trova pace. Ho avuto la fortuna di viaggiare e conoscere tanti posti nel mondo, ma un luogo così l’ho trovato prima del 2010 solo in Tunisia. Maratea, però, è diversa, è di una bellezza infinita, dove l’animo si acquieta e la mente sogna. Forse è il posto dei sogni.
E speriamo che anche la favola possa essere d’auspicio e contribuire alla candidatura di Maratea a Capitale della Cultura 2026. È una porta sul Mediterraneo che si apre verso l’interno della Basilicata, connettendosi con il resto del Paese e del mondo. Simbolo delle terre del Sud e del ruolo di crocevia culturale del Mezzogiorno nell’ambito del Mar Mediterraneo, sulle cui sponde è nato il pensiero filosofico ed oggi è drammaticamente attraversato da barconi da popoli migranti alla ricerca di speranza e futuro.
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