Michele Pellegrino, le emozioni si fanno musica nel suo primo album ’23’
| di Marianna ValloneCon il primo album ufficiale, Michele Pellegrino è uno dei nomi da tenere d’occhio nella scena musicale emergente italiana. Lo scorso 23 agosto è uscito “23″, disco d’esordio del giovane artista cilentano, originario di Caselle in Pittari. Solo 21 anni e già una decina di brani pubblicati. Per chi ha talento come questa promettente nuova leva, tutto è possibile. Soprattutto se fin dagli inizi si dà prova di una capacità di scrittura notevole che riesce a mettere insieme emozioni e struttura musicale. Michele Pellegrino ha iniziato il suo percorso musicale in punta di piedi ma ora sta sfidando le aspettative con il suo album di debutto.
La passione per la musica è arrivata da bambino: ha imbracciato per la prima volta la chitarra in quinta elementare, e da allora non l’ha mai lasciata, alimentando la passione per la musica avvicinandosi anche al canto. Ma è stato solo durante i mesi della pandemia che ha dato un’accelerata significativa alla sua carriera musicale. La riflessione degli ultimi anni ha portato Michele a iniziare a scrivere canzoni per accompagnare le sue emozioni.
Il primo singolo, “Siamo qui”, è uscito l’anno scorso ed è stato il suo primo approccio con il pubblico. Poi sono arrivati altri due singoli “Non passi mai” e “Bea”. Dai suoi inizi il giovane artista è riuscito a cucirsi addosso uno stile proprio che lo distingue da diversi altri nomi emergenti in circolazione. Le storie di Michele Pellegrino sono lo specchio di un ragazzo di provincia, che ha voglia di vincere ma sa trovare un’alternativa. Una di queste è proprio la musica, come racconta lui stesso: «Non è facile emergere, ma è ancora più difficile arrivare alle persone. E’ esattamente quello che vorrei, toccare il cuore delle persone con la mia musica, non voglio che resti un’emozione solo mia».
Ha prodotto un album dal titolo “23”, realizzato quest’anno (Farm Studio), che racchiude il percorso dell’anno a cavallo del 2022 e 2023, comprende 7 brani che parlano di amore e di dolore. «L’album si intitola così perché il numero 23 fa parte della mia vita, è un simbolo, mi accompagna da sempre nelle cose belle e in quelle spiacevoli». Non a caso l’album è uscito il 23 agosto 2023. «La mia musica parla d’amore, di sentimenti, delle emozioni che mi ispirano. Alcuni brani raccontano questo, come mi approccio alle emozioni, l’inizio di un amore, ma anche le difficoltà delle relazioni. – spiega il giovane artista – Bea, invece, l’ho scritto per una ragazza che non c’è più, Beatrice, era una mia amica, di lei non avevo mai parlato. Lo avevo scritto quando è scomparsa, ma soffrivo all’idea di portarlo fuori. Con i miei brani è sempre così, è un po’ una tortura. E’ bello scriverli, ma quando devo approcciarmi con gli altri soffro un po’». «Nell’album c’è anche un brano dedicato ai miei genitori, che si intitola “Casa”, e il brano “Dimenticare” che chiude un ciclo, che è anche quello dell’amore, chiudere e ricominciare».
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