Mistero intorno alla morte dell’uomo ritrovato in un terreno alle porte del Cilento
| di RedazioneIl macabro ritrovamento di un cadavere, avvenuto il 16 febbraio scorso, continua a gettare un’ombra di mistero e tristezza ad Albanella. L’uomo, di origini estere, è stato ritrovato appeso a un albero in un terreno di località Cappasanta, suscitando non solo il dolore per la tragica fine, ma anche la perplessità per l’assenza di informazioni sull’identità del defunto.
Il corpo, ritrovato in uno stato avanzato di decomposizione e praticamente mummificato, ha reso estremamente difficile la ricostruzione dei fatti. L’autopsia eseguita presso l’obitorio dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia ha offerto poche risposte, poiché l’avanzato stato di decomposizione ha reso arduo risalire alle cause del decesso.
Nonostante il passare dei mesi dall’orrore del ritrovamento, nessuno, né localmente né all’estero, ha fatto richiesta di informazioni presso le autorità italiane, alimentando ulteriormente il mistero attorno all’uomo senza nome. La mancanza di contatti da parte di amici, parenti o conoscenti ha contribuito a rendere l’identità della vittima ancora più oscura.
Secondo i rilievi effettuati sulla salma, l’uomo sembra essere deceduto molto tempo fa, ma la mancanza di dettagli e di informazioni sulla sua vita complicano ulteriormente la situazione.
La prospettiva di non riuscire a risalire all’identità dell’uomo porta a un inevitabile destino: se non si faranno progressi nelle indagini, il corpo mummificato troverà sepoltura nel cimitero di Albanella.
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