Montecorice, posidonia dragata dal porto. La Mura: «Esposto alla procura»
| di Antonio Vuolo«Ho presentato un esposto al Procuratore della Repubblica sul caso del dragaggio di ingenti quantità di posidonia accumulata nel porto di San Nicola, sito nel Comune di Montecorice, e lo sversamento della stessa, insieme a sabbia, fango e rifiuti provenienti dal medesimo porto, sulla battigia e la spiaggia dei Porcelli, all’interno del Parco Nazionale del Cilento, e senza trattamento alcuno». E’ quanto scrive Virginia La Mura, senatrice del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Ambiente.
«Tutto ciò – continua – anche attraverso la dispersione a mare di tali elementi inquinanti, ha creato dei danni notevoli sull’ecosistema marino locale. Infatti la posidonia, la sabbia e i fanghi presenti nei porti sono equiparabili a rifiuti speciali, data l’elevata concentrazione di oli e derivati dal petrolio presenti in generale nelle acque e nei sedimenti delle aree portuali. Per di più, nell’ordinanza dell’Autorità marittima di Agropoli viene fatto riferimento alla posidonia spiaggiata, sebbene vengano precisati i mezzi navali necessari alle operazioni (un rimorchiatore e un motopontone) che però inducono a ritenere che i lavori abbiano riguardato la posidonia presente nelle acque portuali e non quella spiaggiata».
Poi La Mura spiega: «Qui c’è il vero rischio di un danno ambientale incalcolabile qualora si accertasse che la posidonia sia stata dragata dal porto (in tal caso si tratterebbe di rifiuti speciali) e non prelevata dalla spiaggia. La posidonia spiaggiata infatti non è un rifiuto, ma un elemento fondamentale per l’ecosistema marino e le aree costiere. Su tutto ciò ho presentato anche un’interrogazione parlamentare. Ringrazio i cittadini di Montecorice, e in particolar modo l’associazione Ambiente Trasversale, per avermelo segnalato. Come ogni anno, attraverso la Campagna Mare Blu che lancerò nei prossimi giorni, sui miei social sarà possibile a tutti segnalare problemi, reati e anomalie relativi al mare e alle spiagge. Tutti noi dobbiamo essere guardiani dei nostri territori e, come dimostra anche questo episodio, le segnalazioni non resteranno vane» chiosa la senatrice.
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