Morte Carla D’Acunto, spuntano gli audio del figlio indagato per istigazione al suicidio
| di Redazione
Un’ondata di fiori e un gesto simbolico con una bottiglia di whisky e due bicchierini sono comparsi davanti al ristorante “Mediterraneo” di via Testa a Torrione, in segno di omaggio a Carla D’Acunto. La donna, 52 anni, ha perso la vita martedì pomeriggio cadendo da un terrapieno in viale degli Olmi, a Sala Abbagnano. Oggi, nella chiesa di Madonna di Fatima, si terranno le esequie, dopo il nulla osta della Procura di Salerno, rilasciato in seguito all’autopsia svolta mercoledì all’ospedale Ruggi.
Gli inquirenti, sotto la direzione del sostituto procuratore Alessandro Di Vico e con il supporto dei carabinieri guidati dal maggiore Antonio Corvino, stanno ancora cercando di chiarire la dinamica dell’evento. Un avviso di garanzia per istigazione al suicidio è stato notificato al figlio della donna, G.P., 32 anni.
Le riprese delle telecamere di sicurezza hanno contribuito a ricostruire le ultime ore della vittima. Dai filmati emerge che la donna stava percorrendo a piedi viale degli Olmi dopo essere scesa dall’auto in cui si trovava il figlio. In un momento successivo, si sarebbe sporta dal parapetto, cadendo nel vuoto nonostante i tentativi del figlio di trattenerla. Sul luogo è ancora evidente una deformazione della ringhiera di protezione.
Ulteriori dettagli provengono dai video girati da alcune persone presenti al momento della tragedia. Le immagini mostrano l’intervento dei soccorritori, tra vigili del fuoco, un’ambulanza della Croce Rossa e una pattuglia dei carabinieri. In una delle registrazioni, si sente il figlio, visibilmente sotto shock, esprimere disperazione e incredulità per quanto accaduto.
Il giovane, che sarà nuovamente ascoltato, ha riferito agli investigatori di aver avuto un confronto con la madre prima della tragedia. La discussione sarebbe stata legata a tensioni familiari recenti. G.P., infatti, era sottoposto a misure restrittive che limitavano i suoi incontri con le figlie avute da una precedente relazione. Anche alla madre, in un primo momento, era stato impedito di vedere le nipoti, ma la situazione era stata recentemente risolta. “Erano sollevati per questo”, ha spiegato il suo avvocato Michele Sarno. “Non riesco a credere che un semplice litigio possa aver scatenato una scelta così drastica. Madre e figlio erano molto uniti. Ora lui è distrutto e non si dà pace”.
Mentre la comunità di Salerno si raccoglie nel dolore, le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto di questa tragica vicenda.
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