Morte Simon Gautier, avvocato: «Capire se deceduto dopo una seconda caduta»
| di Luigi MartinoSimon Gautier, il giovane escursionista francese scomparso il 9 agosto nel Cilento, e trovato morto in un burrone nove giorni dopo, in una zona di Belvedere di Ciolandrea, nel comune di san Giovanni a Piro, ha avuto uno choc emorragico a causa della recisione di un’arteria femorale. Secondo l’autopsia il 27enne sarebbe sopravvissuto per soli 45 minuti dopo l’emorragia. Nella sua caduta durante l’escursione nel golfo di Policastro Gautier ha subito fratture gravi ad entrambe le gambe con spostamento degli arti e tagli di entità grave.
Gautier era riuscito a contattare i soccorsi al numero di emergenza 112 e a chiedere aiuto, fornendo alcune indicazioni a un operatore. Ma non era stato localizzato. Secondo l’autopsia, è morto solo pochi minuti dopo aver chiesto aiuto.
La procuratore di Vallo della Lucania dopo alcuni giorni ha aperto un’indagine per «omicidio colposo», per determinare se ci siano stati ritardi nei soccorsi forniti al turista francese.
Il giovane francese viveva a Roma dove stava preparando una tesi di storia dell’arte. Era partito nel pomeriggio di giovedì 8 agosto dalla stazione di Policastro Bussentino e aveva programmato di risalire da solo la costa fino a Napoli, 200 chilometri più a nord. Ha trascorso la notte su una spiaggia prima di partire venerdì mattina percorrendo il lato della scogliera, lungo la costa della Masseta, dove molte spiagge sono raggiungibili solo in barca.
Poco prima delle 9:00, a 200 o 300 metri sul livello del mare, è finito fuori sentiero ed è scivolato per diversi metri finendo in un burrone. Avrebbe potuto confondere il percorso con le tracce lasciate da animali, pecore o cinghiali, secondo diversi testimoni delle operazioni di ricerca.
Simon è riuscito a estrarre il suo telefono cellulare e a chiamare un amico, che non rispondeva. Allora ha quindi composto il numero di emergenza 112.
«All’inizio c’era un sentiero, poi l’ho perso e sono caduto», ha spiegato lo studente all’operatore che poi lo ha richiamato ma invano.
«Attendiamo di poter leggere gli esiti della autopsia fra 45 giorni – ha spiegato il legale della famiglia Gautier, Maurizio Sica – c’è da capire se il decesso sia avvenuto dopo la telefonata, in cui però Simon non ha riferito di avere perso sangue, o eventualmente dopo una seconda caduta. Depositeremo delle richieste di investigazione sulla gestione dei soccorsi».
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