Castellabate nel mondo grazie all’arte
| di Giuseppe GalatoSergio Vecchio, artista originario di Castellabate, torna nel suo paese natio con una mostra presso il Castello Dell’Abate con l’obiettivo di “promuovere la conoscenza del territorio di Castellabate attraverso le opere di questo pittore noto in tutto il mondo”.
Le opere di Vecchio, oltre a far parte di “Paesaggi della memoria, Castellabate in inchiostro” (questo il titolo della mostra), sono state riprodotte e raccolte anche in un volume con l’intento di far conoscere i beni storico-culturali e le risorse ambientali di Castellabate: “i paesaggi marini, i vicoli, i palazzi del centro storico, i bastioni del castello dell’abate, colti dall’occhio attento dell’artista e da lui tratteggiati con maestria, diventano in questo modo immagini immortali che si fissano nell’immaginario collettivo e individuale”.
“La mostra si inserisce nel calendario di eventi organizzato per ricordare i 20 anni della morte di monsignor Alfonso Maria Farina – spiega il sindaco Maurano – L’impegno e la passione nel valorizzare, insegnare, trasmettere, diffondere e proteggere il nostro patrimonio culturale è proprio uno degli insegnamenti che ci viene da mons. Farina. La cultura è infatti la nostra più grande opportunità di sviluppo e di crescita. E per cultura intendo l’insieme della tradizione e del sapere scientifico, letterario e artistico di un popolo. Cultura è paesaggio, natura, architettura. Cultura è musica, teatro, opere d’arte. Proprio quelle opere che monsignor Farina ha preservato dall’incuria del tempo e che l’artista Sergio Vecchio realizza con straordinaria maestria. Questo pittore dialoga con la storia, il mito e la memoria. Fonde le volumetrie degli edifici storici e i paesaggi delle Marine, animali misteriosi e profili antichi, in un racconto senza tempo che diventa storia universale. In questo modo è l’arte stessa che diventa ambasciatrice di Castellabate”.
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