Muore a 61 anni per diagnosi errata. Aperta un’indagine sulla morte di Andreina Pacifico

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Muore a 61 anni per diagnosi errata. Aperta un’indagine sulla morte di Andreina Pacifico

Un errore diagnostico fatale avrebbe privato della vita Andreina Pacifico, 61enne infermiera di Battipaglia, deceduta dopo tre mesi di sofferenze a seguito di un trattamento medico che, secondo la sua famiglia, avrebbe potuto salvarla se la diagnosi fosse stata corretta fin da subito. La donna, giunta al pronto soccorso il 12 luglio scorso con sintomi di vomito, capogiri e vertigini, è stata dimessa con una diagnosi di disidratazione, ma la sua reale condizione era ben più grave: un’ischemia cerebrale non individuata tempestivamente.

La vicenda ha portato la Procura di Salerno ad aprire un’indagine. La famiglia di Andreina, già il 20 agosto, aveva denunciato il caso ai Nas, sospettando una serie di errori commessi da diversi medici che si sono succeduti nel trattamento della donna. Nonostante i ripetuti avvertimenti da parte dei parenti, che avevano notato gravi incongruenze nelle condizioni ottiche e cerebrali della paziente, i medici non sarebbero intervenuti con la tempestività necessaria.

Il dramma di Andreina è culminato quando, dopo il trasferimento in Rianimazione, un rianimatore dell’ospedale di Battipaglia ha finalmente riconosciuto la gravità della situazione, diagnosticando correttamente l’ischemia. Purtroppo, il danno cerebrale era ormai irreversibile e, dopo tre mesi di agonia, Andreina è morta il 4 ottobre.

La catena di errori solleva gravi interrogativi sul funzionamento del sistema sanitario e sulla gestione dei pazienti in situazioni critiche. La famiglia Pacifico ha fornito agli inquirenti dei video a supporto della denuncia, documentando le condizioni della donna e i presunti ritardi nelle cure. Ora, l’inchiesta in corso cercherà di stabilire se ci siano state responsabilità mediche nella morte dell’infermiera.

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