Museo «inaccessibile» per i disabili, così salta la gita scolastica: la storia di Christian e la lotta per l’inclusione

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Museo «inaccessibile» per i disabili, così salta la gita scolastica: la storia di Christian e la lotta per l’inclusione

Il museo ha “insormontabili” barriere architettoniche e un’intera classe, con un alunno disabile, è costretta a restare a scuola. La denuncia è arrivata da Nadia, la mamma di Christian, alunno originario di Serre, e il tutto è accaduto a Campagna a febbraio. Secondo quanto raccontato da Nadia la Scuola di Campagna ha organizzato una gita in un luogo non accessibile a ragazzi e ragazze con disabilità. Dopo una serie di cambi di programma, alla fine, è stato deciso di annullare la gita, al museo di Campagna, per una rappresentazione teatrale, per la sola classe di Christian. La mamma ha quindi scritto al Comune di Campagna e alla Scuola.

“Un mese fa sono stata messa al corrente di una gita della scuola che frequenta mio figlio. Come sempre accade ho fatto un sopralluogo al luogo indicato, il museo di Campagna, dichiarato – si legge nella nota della donna – accessibile e dotato di monta scale per superare le scalinate presenti. Arrivo lì ed è davvero frustrante rendermi conto che il monta scale non solo non funzionava ma non era idoneo”.

Christian, occorre anche aggiungere, è costretto su una carrozzina elettronica molto basica ma che guida da solo e non può essere caricata dal monta scale in questione. Inoltre, una volta superate le scalinate rimaneva cinque gradoni privi di una apposita rampa. “Mi hanno indicato – ha scritto ancora Nadia – una possibilità in una stradina adiacente, molto ripida, stretta e dissestata e quindi impossibile da percorrere. Si opta di spostare la rappresentazione teatrale in un luogo accessibile solo per la classe di mio figlio”.

La successiva brutta notizia è arrivata il 27 febbraio alle 23 quando la mamma ha scoperto che in gita al museo la classe di Christian sarebbe andata senza di lui. “La soluzione pensata – ha raccontato ancora Nadia – era di replicare il giorno successivo, il 29 febbraio, la rappresentazione anche all’auditorium della scuola per permettere a mio figlio di partecipare. Vedere mio figlio discriminato per l’ennesima volta è stato un boccone amaro da mandare giù. Subito ci siamo mossi insieme ad altri genitori per evitare che mio figlio rimanesse fuori ed allora, così l’unica soluzione trovata è stata che la classe per intero non partecipasse all’uscita per volontà di una parte dei genitori. L’altra parte dei genitori ha visto il non partecipare come una ingiustizia: per colpa di uno, l’intera classe ha saltato la gita. Non è giusto che sia stata l’unica classe a non andare al museo”. Il sindaco di Campagna si è impegnato ad attuare tutti gli interventi per rendere accessibile il museo anche ai disabili ed ha proposto anche di organizzare nuovamente una gita per tutta la classe.

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