Aspettando il Meeting del Mare: intervista agli Indiani
| di Giuseppe GalatoSono giovanissimi (età media 16 anni), hanno in testa Battisti, Rino Gaetano e The Zen Circus, vengono dal comune di Camerota e Poderia e suoneranno al Meeting del Mare: sono Gli Indiani.
Li abbiamo intervistati.
D: Ciao, Indiani. Presentatevi ai nostri lettori.
R:Noi siamo una band che si è formata “tra i banchi di scuola”, potremmo dire. La passione per la musica ci ha spinti a formare questo gruppo giovane con tanta voglia di illuminare il buio che nasconde il buono della società attuale. Nonostante il nome della formazione (Indiani), non proveniamo dall’India o dagli Stati Uniti ma dal comune di Camerota e dintorni (Poderia). La nostra band è composta da Luana Di Luca (voce), Francesco Saggiomo (tastiere), Giuseppe Del Gaudio (Basso), Ludovico Garofalo (chitarra) e Davide Siervo (batteria). La musica che più ci rappresenta è l’Indie-Pop.
D: Siete giovanissimi (età media 16 anni) eppure già scrivete canzoni: come nascono i vostri brani?
R: Come tu dici, la nostra giovane età ci garantisce una marcia in più ed è quella della creatività. Sicuramente è un’arma a doppio taglio, “adolescenza” può far rima con “inesperienza”. I nostri brani sono nati da alcune emozioni che la vita ci ha regalato, come l’amore vero e l’amicizia, ma allo stesso tempo, l’inganno.
D: Quali sono le vostre influenze musicali?
R: Ci attraggono molto i Pink Floyd a dire il vero, ma ci affidiamo ai cantautori italiani come Battisti e Rino Gaetano (oppure ai moderni The Zen Circus).
D: Esordirete dal vivo al Meeting del Mare: siete emozionati?
R: Nessuno di noi ha mai fatto esperienze del genere, tranne il batterista (Davide Siervo). L’emozione c’è, cresce di giorno in giorno. Senza timore andremo lì e ci divertiremo insieme al pubblico.
D: Volete aggiungere qualcosa?
R: Augh! E grazie mille.
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