Gli Induè diventano 3
| di Giuseppe GalatoGli Induè nascono a Paestum nel 2005 dall’incontro del tastierista Vincenzo Bavuso e del percussionista Pietro Ciuccio.
Da subito l’amalgama che si crea (synth supportati dalle svariate forme percussive che traggono ispirazione dalla tradizione popolare del Mediterraneo ma che sanno arricchirsi di elementi etnici che provengono dall’Oriente, dal Sudamerica e dall’Africa) si attesta essere originale. Originalità che di volta in volta viene arricchita dalle varie collaborazioni che il duo instaura con altri musicisti di estrazione diversa in modo che la mistione fra generi musicali differenti crei un ibrido, come accadrà questa sera presso il Thermopolium Wine Bar di Gioi Cilento in occasione di "Happy Birthday THERMOPOLIUM!", dove suoneranno insieme al bassista Domenico Andria, già collaboratore con gli Induè nel loro CD d’esordio, "Dum Dum".
Prodotto dalla Dum Dum Republic di Biancaluna Bifulco, "Dum Dum" è definito dagli Induè come "un viaggio tra i nostri ricordi, luoghi immaginari, profumi, memorie del nostro vissuto".
"Atmosfere retrò, sonorità ancestrali, suoni acustici, elettronica raffinata e mai invadente, Africa, deserto tunisino, il Mediterraneo e il Miles Davis più sperimentale di Bitches Brew, convivono armoniosamente in questo lavoro discografico".
Alla realizzazione dell’album hanno collaborato, oltre al già citato Domenico Andria, il chitarrista Antonio Onorato, il cantante e polistrumentista Marzouk Mejri, l’interprete Paola Salurso,il fisarmonicista Francesco Citera, il cantautore Angelo Loia, i bassisti Davide Sorrentino e Rocco Basile, i cantanti Sergio Scavariello e Dudù, il chitarrista Donato Romano e i Vox Antiqua.
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