Un excursus storico sul canto nel Cilento con i cantautori cilentani
| di Giuseppe GalatoCome evolvono la struttura e le “regole” in musica?
Com’è cambiato l’approccio alla composizione nel Cilento dalle origini influenzate dalla Grecia, dai lucani, dall’Islam ad oggi?
Aniello De Vita, Peppe Cirillo, Angelo Loia e Marco Bruno, quattro dei più conosciuti cantautori Pop-Folk cilentani, discutono, il 15 aprile dalle ore 18:00 presso il Parco Della Musica di Vallo Della Lucania, dell’evoluzione della musica popolare cilentana, dal “canto a distesa” tipico del canto “alla cilentana” fino alla canzone cilentana d’autore attuale: Dal canto a distesa alla canzone cilentana d’autore.
Il “canto a distesa” ha origini che vanno a pescare direttamente dalla tradizione greca.
Nel sud Italia (principalmente Lucania e Calabria) questa “tecnica” trova terra fertile e viene estremizzata dando vita ad un canto mielismatico e acuto, continuo e straziante, espressione delle difficili condizioni di vita delle classi sociali meno agiate dove la musica popolare si sviluppava.
Un canto duro, ai limiti del dissonante nella sua esecuzione originale (ormai abbandonata dalle “nuove leve” le quali preferiscono addolcire il tutto con un canto tipicamente Pop di matrice italiana), nella quale trovavano spesso spazio suoni gutturali e sgraziati, come in un lamento, e suoni fonetici che rimandavano alla dura vita lavorativa di tutti i giorni: una sorta di tecnica per esorcizzare il malessere sociale grazie alla musica.
Durante il dibattito i cantautori eseguiranno anche alcune loro celebri canzoni.
©Riproduzione riservata