Nel Cilento il matrimonio di una volta: “Vieni cca facimo nu cunto”
| di Antonio VuoloSuccesso per la seconda serata del ciclo 2024 di “Vieni cca facimo nu cunto”, organizzata a Cosentini di Montecorice dall’Associazione Euphòria. La sera dello scorso 20 agosto la piazza del borgo è tornata indietro nel tempo di circa ottant’anni per rivivere il matrimonio di una volta con la manifestazione “‘A Zita”.
“Quello che si è visto rappresentato tutto in una sera, tutto in una piazza è in realtà una storia che si svolge in giorni, mesi, a volte anche anni. Abbiamo cercato di ricostruire davanti agli occhi degli spettatori momenti di vita dei giovani protagonisti insieme alla vita quotidiana di un intero paese”, raccontano gli organizzatori.
Guidati dalle voci dei narratori, Antonio Severino (Università di Salerno – Laboratorio di Antropologia “Annabella Rossi” – DiSPaC) e Annunziata Di Rienzo (Università di Roma “La Sapienza”- Associazione Euphòria), gli spettatori hanno potuto apprezzare le doti artistiche e creative degli attori ma soprattutto la grande partecipazione dell’intera comunità di Cosentini.
“Ringraziamo tutti gli abitanti del paese che hanno partecipato come comparse, ma anche il resto della comunità che ha contribuito mettendo a disposizione fotografie, vestiti, oggetti di corredo, le loro case per mettere in scena la rievocazione, nonché chi ha dato una mano in cucina e per allestire la piazza, il parroco Don Giovanni Cairone sempre attento alle nostre iniziative e Mons. Salvatore Della Pepa, fonte preziosa di informazioni per la ricostruzione delle tradizioni””, continua la presidente di Euphòria, Filomena Chiariello. Il Museo Arsi di Ortodonico ha fornito molti degli oggetti di scena. L’abito della sposa è stato cucito per l’occasione dalla signora Lidia Rossi: un esempio di quanto il senso di partecipazione comunitaria sia fondamentale per la riuscita di questo tipo di iniziative che mettono al centro la memoria delle tradizioni, fulcro delle attività dell’Associazione Euphòria.
E dopo aver celebrato le nozze la serata è andata avanti con cibo e vino, canti e balli, sulle note di Ernesto e Dino, gli “Accuoti per caso”, per festeggiare ‘a Zita e la riuscita dell’evento. “Un evento che ha tutte le intenzioni di voler crescere e ampliarsi in futuro, diventando, nei prossimi anni, una rappresentazione diffusa per tutto il paese, se la comunità continuerà a sostenerlo e a sostenerci”, dicono da Euphòria.
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