Nel Cilento un incontro sul Tarantismo: ospite Massimiliano Morabito. Il programma
| di RedazioneDomenica 22 settembre, ad Omignano scalo, per la prima volta nel Cilento, sarà ospitato Massimiliano Morabito: uno dei maggiori esponenti e conoscitori della cultura, dei balli e dei canti tradizionali del sud Italia, uno dei pochissimi, anzi forse l’unico che negli ultimi anni ha continuato le ricerche sul fenomeno del tarantismo attraverso le dirette testimonianze degli ultimi protagonisti ancora in vita. Durante l’incontro esploreremo il fenomeno del tarantismo pugliese, attraverso documenti audiovisivi frutto di una ricerca sul campo di Massimiliano che dura da 23 anni. Si avrà l’opportunità di ascoltare direttamente le voci, i suoni, le immagini, il pensiero degli ultimi protagonisti legati a questo fenomeno. Sarà straordinario riflettere su come testimonianze scritte nei secoli passati siano ancora presenti in questi “archivi viventi” e come l’oralità popolare possa ancora oggi svelare antichi saperi.
L’evento si terrà nei locali della “Casa bianca” nel comune di Omignano il giorno Domenica 22, a partire dalle 16,30. I locali verranno allestiti con video proiettore e posti a sedere, l’accoglienza al pubblico nonché tutti gli adempimenti a livello organizzativo e pubblicitario veranno curati dall’organizzatrice Antonietta Santoro supportata e coadiuvata dall’associazione Rittantico.
IL TARANTISMO UN RITO CHE CURA
La musicoterapia, la danzaterapia, la cromoterapia e l’aromaterapia, considerati oggi modernissimi rimedi contro i nostri mali hanno in realtà radici molto antiche e proprio qui in Puglia possono essere ritrovate nel fenomeno del tarantismo dove musica, colori e profumi, all’interno di una comunità accogliente e partecipe, aiutavano il disagiato a liberarsi dai propri malesseri interiori. Se è vero che oggi il fenomeno del tarantismo e il simbolico ragno sono scomparsi, è anche vero che tali malesseri sono ancora presenti nella società moderna, seppure sotto forme diverse. Per questo sono profondamente convinto che è ancora attuale il forte valore curativo della musica e della danza ma soprattutto della comunità che ci sorregge e non ci fa sentire soli, perché “ci balli sulu nu te puei curare”.
In questo piccolo viaggio nel tarantismo Pugliese si analizzeranno alcune delle principali interpretazioni sul fenomeno: da Kircher a Serao, da De Martino a Rouget e Lapassade e si visioneranno video rari e inediti, alcuni frutto della mia personale ricerca sul campo. Sarà straordinario riflettere su come testimonianze scritte nei secoli passati siano ancora presenti negli “archivi viventi” che ho direttamente intervistato e come l’oralità popolare possa ancora oggi svelare antichi saperi.
Mostratemi come danza un popolo e’ vi dirò se la sua civiltà è malata o in buona salute. (Confucio)
Durante l’incontro si affronteranno diverse tematiche:
-Tradimento o tradizione? Le Trasformazioni, nel tempo e nello spazio, del ‘ballo popolare’. -La trasmissione del ‘sapere coreutico’: l’imitazione cinetico-visuale-uditiva e l’apprendimento nel contesto comunitario e familiare.
-Il principio di ITERAZIONE-VARIAZIONE dei modelli coreutici. –Taranta, tarantella, pizzica pizzica, pizzica, pizzica de core, pizzica e taranta, neopizzica: fusioni e confusioni.
-Durante l’incontro si parlerà ampiamente delle differenze e delle similitudini tra i balli della Puglia e quelli del Cilento, scoprendo molti punti in comune e analogie.
Molti dei materiali audiovisivi sono inediti e frutto della ricerca sul campo di Massimiliano Morabito.
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