Nella Jepis Bottega i «piccoli documentari» che raccontano le grandi storie
| di Marianna ValloneSono raccontate in «piccoli documentari», le storie di memoria, artigianato e bellezza che Giuseppe Jepis Rivello da anni produce nel suo laboratorio. Una bottega creativa, la Jepis Bottega, a Caselle in Pittari, dove le storie prendono forma in tanti modi, attraverso le pagine dei libri (da un anno è anche libreria), nei manufatti creativi personalizzati con gli artigiani di Caselle in Pittari, e nei documentari che il 35enne cilentano realizza da anni. Documentari che raccontano il lavoro, il passato e il futuro.
Come l’arte dello scultore Emanuele Stifano, le ricerche degli archeologi sul sito di Laurelli, la suggestiva Migrandata del Cervati, il pellegrinaggio a piedi sul Sacro Monte di Novi Velia, la vita dell’ultracentenario Felice Magliano, i chilometri percorsi dalla storica azienda di trasporti Infante. E ancora: storie di emigrazione, di lavoro, di scuola, di amore.
Jepis ha annunciato in un post l’intenzione di creare una sorta di albo delle Storie di Bottega, un modo per rendere omaggio agli artigiani, ai loro mestieri e al patrimonio di conoscenze che custodiscono. Ogni piccolo documentario rappresenta un viaggio nelle vite dei «Padroni e Padrone dell’aria», nei luoghi ricchi di significato, nelle memorie, nelle idee e nelle visioni che danno vita a questa bottega unica. «Ogni piccolo Documentario avrà un suo poster e nelle prossime settimane troverà spazio su una parete che sto allestendo in Bottega,- spiega Rivello -una parete che diventerà l’albo delle Storie di Bottega. Forse, dico forse, questi poster un giorno saranno anche disponibili nella nostra libreria, con un codice magari che porterà al piccolo documentario (forse)». Un forse che esprime un’incertezza e – per chi scrive – una speranza.
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