Nero Lucano, il noir di Piera Carlomagno presentato alla Certosa di Padula
| di Pasquale SorrentinoPiera Carlomagno ha presentato, nella splendida cornice della Certosa di Padula, il suo nuovo libro “Nero lucano”. La presentazione è rientrata nelle iniziative dell’associazione a”Vallo a leggere” del presidente Antonio Lullo. Domenica scorsa era stata già organizzato l’evento “Femmine un giorno, madri per sempre” in collaborazione con Giuseppe Cafaro. Ieri a Padula, la Carlomagno ha parlato della sua nuova opera, un noir ambientato in Basilicata. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Padula, ed organizzato in collaborazione con l’associazione Voltapagina.
Nelle librerie da maggio, Nero Lucano, il noir della scrittrice e giornalista salernitana, ha come protagonista Viola, l’anatomopatologa forense con fama di strega e nipote di cumma’ Menghina, la lamentatrice funebre più famosa e meglio pagata della regione. Chiamata per un sopralluogo sulla scena di un delitto, Viola si trova di fronte a un uomo con la testa spaccata, letteralmente, in due. È un ingegnere di origini lucane che da tempo abita al Nord, tornato al paese per affari.
Ma quali affari? La sua efficientissima segretaria – e forse amante – ne ha perso per ore le tracce proprio alla vigilia di un accordo milionario. E la moglie Leda, che detesta la Basilicata, si mostra vaga fino al punto di essere sospetta. Le fin troppo sensibili «antenne» di Viola, un po’ scienziata e un po’ strega, colgono una tensione erotica più torbida rispetto a un semplice triangolo – o quadrato – extraconiugale. O forse si sta lasciando influenzare dal ritorno del sostituto procuratore Loris Ferrara, irresistibile e sfuggente come il giorno in cui si sono incontrati – e come il giorno in cui si sono lasciati? Prima che possa fare ordine tra prove, intuizioni e sentimenti, però, si scopre un nuovo cadavere. C’è stata un’altra vittima, prima dell’ingegnere. L’assassino firma i suoi crimini lasciando al suo passaggio tracce che sembrano sberleffi: una mappa del territorio fin troppo dettagliata, una pagina dalla Divina Commedia. Non c’è dubbio che colpirà ancora.
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