Berlusconi ferito al volto. Il premier: “Troppo odio”
| di Rito RuggeriIl primario del reparto di anestesia e rianimazione , Alberto Zangrillo, medico di fiducia di Berlusconi, ha spiegato che la prognosi è di venti giorni: la tac ha evidenziato anche una frattura del setto nasale, e una ferita lacero-contusa che ha richiesto punti di sutura al labbro inferiore. "È molto scosso, abbattuto e dispiaciuto" ha detto Zangrillo.
In ospedale Berlusconi ha ricevuto la visita di amici e esponenti politici. Ha detto a loro di essere "amareggiato per questa campagna di odio. Questo è il frutto di chi ha voluto seminare zizzania. Quasi me l’aspettavo… Tutti dovrebbero capire che non è possibile oltraggiare un presidente del Consiglio, questa è la difesa delle istituzioni – e ha concluso dicendo – Sono ancora qui e non mi fermeranno".
Dopo la notte ricoverato, Berlusconi si è svegliato e ha chiesto di poter leggere i giornali. Secondo quanto si è appreso ha passato una nottata tranquilla. "Presidente Berlusconi una pronta guarigione. Gli italiani veri sono con te sempre": è quanto è scritto su un cartello, accompagnato da una bandiera italiana, apparso nella notte sulle recinzioni esterne del pronto soccorso del San Raffaele. Il punto clinico sullo stato di salute del premier verrà comunicato intorno alle 12 dal personale medico. All’ esterno della struttura è massiccia la presenza delle forze dell’ordine.
Sul sito del Milan, squadra di cui Berlusconi è il patron, è comparso questo messaggio: "Quella del Milan e dei Milanisti è una sola voce: solidarietà e affetto al presidente Berlusconi".
Massimo Tartaglia, si trova nel carcere di San Vittore, dove è guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria. Arrestato per lesioni aggravate, gli viene contestata anche la premeditazione: con sé aveva spray al peperoncino. E’ stato interrogato dagli uomini della digos e dagli inquirenti. Il procuratore aggiunto Armando Spataro inoltrerà al gip la richiesta di convalida del fermo per l’uomo: l’accusa nei suoi confronti è di lesioni multiple aggravate dalla premeditazione e dal fatto che la parte offesa, il premier appunto, è pubblico ufficiale.
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