Novi Velia, è lockdown. Sindaco: «Incremento cruento»
| di Luigi Martinodi Luigi Martino
Un «incremento cruento ed esponenziale della diffusione del virus» che si registra, da ottobre, sul territorio comunale di Novi Velia, nel Cilento, ha spinto il sindaco Adriano De Vita a firmare un’ordinanza che dispone, da questa mattina, lunedì, misure stringenti. Fino al 20 novembre, i residenti nel piccolo comune cilentano non potranno allontanarsi dal comune e i non residenti o domiciliati non potranno accedervi. Ci si potrà allontanare dalla propria residenza solo «per esigenze di approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità» e per lavoro. Sospese, poi, l’attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, e delle attività scolastiche in presenza.
Vengono sospese, inoltre, le attività artigianali, produttive e commerciali comprese quelle di ristorazione che potranno effettuare solo consegne a domicilio. Restano aperti i rivenditori di generi alimentari, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Chiusi, invece, il mercato del mercoledì, i parrucchieri, barbieri, acconciatori, estetisti. La sospensione riguarda anche i cantieri edili privati, le palestre, i circoli privati, ricreativi e culturali. Stop alle cerimonie civili e religiose, alla celebrazione delle messe con la presenza dei fedeli, comprese quelle funebri. L’attività di cura, ricovero e allevamento di animali e quella di coltivazione di prodotti agricoli è consentita dalle 7 alle 8 e dalle 16 alle 17. Chiuse anche le strade secondarie di accesso al territorio comunale. Intanto, domenica mattina, per residenti e domiciliati, è iniziata un’attività di screening per una indagine epidemiologica con tampone naso-faringeo, libera e gratuita. Continua anche oggi pomeriggio a partire dalle ore 15.
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