Nudi e liberi, 200 hippy nel Cilento: è il raduno «dell’arcobaleno»
| di Luigi MartinoIl «Rainbow Gathering», raduno «dell’Arcobaleno», è il campeggio annuale degli hippy. Si tiene in montagna, ogni anno in una location differente: Romania, Croazia e Nord Italia le ultime edizioni. Sono una comunità internazionale che si rifa alla contro cultura americana degli anni Sessanta e predica pace, amore e vita «illuminata».Quest’anno circa 200 fricchettoni hanno scelto il Cilento. Sono venuti da tutto il mondo a Laurito per qualche settimana in totale libertà in mezzo alla natura. Precisamente sono rimasti nel Parco per circa un mese, tra pochi giorni andranno via. Hanno passato intere giornate senza corrente, senza telefonini. I partecipanti si sono riuniti nel bosco tramite il passaparola. Niente politica, niente commercializzazione è l’inno del campo, ma i soldi, ahimè, servono anche qui, se non altro per mangiare. E allora ogni sera, dopo la cena comunitaria, viene fatto passare il «cappello magico» in cui ognuno, liberamente e secondo le proprie possibilità, lascia un’offerta per fare la spesa. Niente regole neppure su come passare il tempo: gli ospiti del campo trascorrono la loro giornata in libertà, ma c’è la possibilità di partecipare a laboratori manuali guidati tipo workshop, e quando si presenta un problema, viene discusso e risolto in sedute comunitarie in cui si ricerca l’unanimità, come nelle antiche democrazie dirette.
Il buon andamento del campo si basa sull’intraprendenza dei singoli e sull’entusiasmo dei presenti: sono volontari a cucinare per tutti nella grande cucina allestita all’ingresso del campo, sono ancora volontari a giocare con i bambini o ad incaricarsi di scendere a fare la spesa. Anche il divertimento e il relax serale sono spontanei: molti ragazzi si riuniscono intorno al fuoco a cantare e suonare; alcuni s’improvvisano giocolieri, altri si cimentano in figure ginniche acrobatiche. Sono circa duecento fra nuovi «elfi» e rappresentanti delle altre «tribù» del raduno. Lo spettacolo vero e proprio raggiunge i momenti più intensi con l’esibizione di un gruppo di giovani giunti dal nord-Europa in ardite e spettacolari acrobazie con bastoni e bracieri infuocati al suono dei tamburi. Poi un canto corale a bocca chiusa che coinvolge tutti e, prima delle danze finali, ci saranno i saluti in inglese e italiano.
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