Numeri da record per il disinnesco della bomba a Battipaglia
| di Luigi MartinoUn lungo applauso liberatorio, poco dopo le 18, ha salutato l’esplosione della spoletta con cui è terminata la bonifica dell’ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra mondiale rinvenuto a Battipaglia. Una domenica particolare quella che si è trovata a vivere la città della Piana del Sele, svuotata quasi completamente per consentire la bonifica della bomba di un aereo inglese rinvenuta in un terreno di via Villani in località Spineta.
Ben 36.177 persone (19.995 famiglie) hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per allontanarsi dalla zona rossa delimitata dagli edifici compresi nel raggio di 1.600 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno. In tanti hanno lasciato Battipaglia, circa 600 hanno trovato ospitalità nei tre centri di accoglienza adibiti per fronteggiare l’emergenza.
In uno di questi, nei locali dell’istituto ‘Sandro Penna’, intorno alle 14, un’anziana di 86 anni è deceduta. Le condizioni di salute della donna – già gravemente malata – sono improvvisamente precipitate, rendendo vano anche il tentativo di rianimarla da parte dei medici in servizio all’interno della struttura. Poco dopo un uomo, anch’egli 86enne, ha avuto un infarto, rendendo necessario il trasferimento all’ospedale di Eboli.
I volontari hanno fatto il possibile per rendere meno difficoltosa la permanenza dei battipagliesi fuori dalle proprie abitazioni: la Protezione civile regionale, d’intesa con il Comune e con la Regione, ha predisposto un programma di attività per ogni età che prevedeva, oltre alla celebrazione della messa domenicale, proiezioni di film, tornei di carte e giochi per bambini. Il piano di Protezione Civile ha visto impegnati 1.100 uomini tra forze dell’ordine (320 poliziotti, 130 carabinieri 80 finanzieri e 70 agenti di polizia municipale e provinciale) e volontari (500 unità).
«Le operazioni si sono svolte in maniera proficua, i cittadini di Battipaglia hanno collaborato in una maniera straordinaria», il commento del prefetto di Salerno, Francesco Russo, che ha coordinato le operazioni. Predisposta anche un’azione anti-sciacallaggio, con le forze dell’ordine a presidiare 60 varchi anche con l’ausilio dei droni. In linea con quanto programmato anche le operazioni di bonifica dell’ordigno da 250 libbre. Gli artificieri del 21/mo Reggimento Guastatori di Caserta, coordinati dal colonnello Giuseppe Schiariti, hanno diviso l’intervento in quattro fasi, impiegando sei ore per completare il tutto. Dopo aver effettuato un foro sulla bomba, hanno svuotato l’esplosivo con un getto d’acqua ad alta pressione.
Successivamente il materiale estratto è stato bruciato ed è stata fatta brillare la spoletta. Quel che resta della bomba, ha annunciato la sindaca Cecilia Francese, sarà conservato nell’atrio del Municipio. Nel corso della giornata si sono registrati disagi lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo (chiusa al pari della linea ferroviaria e della SS18 “Tirrena Inferiore”) dove le code hanno raggiunto gli otto chilometri. Fortunatamente, con l’avanzare delle operazioni di bonifica, è stato possibile restringere il raggio della zona rossa e ripristinare la circolazione. Alle 19 sono stati riaperti anche i varchi, consentendo a Battipaglia e alla sua gente di tornare alla normalità.
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