Nuovo piano Asl Salerno: ecco cosa è previsto per gli ospedali del Cilento e Vallo di Diano
| di RedazioneLa giunta regionale della Campania ha approvato il nuovo atto aziendale dell’Asl Salerno, introducendo una riorganizzazione della rete sanitaria provinciale. Il piano non prevede una rivoluzione del sistema ospedaliero, ma una parziale revisione delle strutture esistenti, puntando su un potenziamento dei servizi attraverso l’istituzione di Case di Comunità, Centrali Operative Territoriali e Ospedali di Comunità.
Salerno e Nocera: i poli principali
Il Ruggi d’Aragona di Salerno sarà il principale ospedale di riferimento provinciale, con un incremento di 168 posti letto, per un totale di circa 1800 posti disponibili. Diventerà un punto nevralgico per l’assistenza sanitaria della provincia.
Un altro presidio strategico sarà l’Umberto I di Nocera Inferiore, che disporrà di 327 posti letto e fungerà da hub per la rete ictus, rafforzando la propria funzione all’interno della rete emergenziale della provincia.
Piana del Sele e Cilento: focus sui servizi specializzati
Nel comprensorio della Piana del Sele, il presidio di Battipaglia sarà orientato principalmente alla chirurgia materno-infantile, con 142 posti letto. Assumerà inoltre il ruolo di Dea di I livello nella rete dell’emergenza. A Eboli, invece, con 152 posti letto, si concentrerà su cardiologia e funzioni di spoke nella rete ictus.
A Roccadaspide, l’ospedale avrà 46 posti letto e includerà anche un ospedale di comunità con ulteriori 20 posti, dedicati alla day surgery polispecialistica. Saranno presenti inoltre servizi di ortopedia e una UOC di Medicina generale, specializzata nella cura degli anziani fragili affetti da cronicità complesse.
L’ospedale di Oliveto Citra avrà 82 posti letto, suddivisi tra anestesia, chirurgia, medicina generale, ortopedia, cardiologia e psichiatria. La struttura garantirà servizi di emergenza e assistenza specialistica per la popolazione locale.
Vallo della Lucania e Agropoli: un’area cruciale per le emergenze
Il Dea di Vallo della Lucania sarà un punto di riferimento importante, con una Stroke Unit di primo livello, oltre a funzioni di hub per la rete cardiologica e spoke per le emergenze pediatriche. Agropoli sarà classificato come presidio ospedaliero in zona disagiata, con 100 posti letto destinati principalmente a recupero e riabilitazione. Nonostante l’assenza di un pronto soccorso, sarà garantita la riabilitazione intensiva in ambito respiratorio, cardiologico e neurologico, con un’attenzione particolare all’assistenza degli anziani fragili.
L’ospedale di Sapri, con 116 posti letto, sarà un Dea di primo livello e fungerà da spoke nella rete trauma e IMA, offrendo anche servizi di emergenza pediatrica. Disporrà di un’ampia gamma di reparti, tra cui anestesia, terapia intensiva, cardiologia, ortopedia, ostetricia e ginecologia.
Vallo di Diano: potenziamento delle strutture
Infine, nel Vallo di Diano, i presidi di Polla e Sant’Arsenio avranno un totale di 173 posti letto. Questi ospedali offriranno un ampio spettro di servizi, tra cui cardiologia, chirurgia generale, ortopedia, ostetricia, e geriatria. Sarà presente anche una Stroke Unit di primo livello e un’unità operativa di oncologia con due posti letto di Day Hospital.
Un piano per rafforzare l’assistenza sanitaria locale
Con l’approvazione di questo nuovo piano, l’Asl Salerno punta a rafforzare l’assistenza sanitaria in tutta la provincia, attraverso una riorganizzazione capillare e il potenziamento delle strutture ospedaliere esistenti. L’obiettivo è migliorare la qualità dei servizi, garantendo al contempo una maggiore efficienza nella gestione delle emergenze e delle cure specialistiche.
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