Obbligo green pass, De Luca: «D’accordo ma anticipiamo la legge al primo ottobre»
| di Redazione«L’estensione del green pass? Siamo ultra d’accordo. La Campania ha espresso la sua opinione qualche minuto fa nell’incontro con il ministro Gelmini, abbiamo detto che siamo d’accordo e che anzi proponiamo che questa misura sia anticipata dal 15 ottobre al 1° ottobre». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ieri a Salerno per un incontro organizzato dall’Ordine degli Psicologi della Campania. «Avendo preso una volta tanto una misura di prevenzione seria, facciamola fino in fondo», ha aggiunto De Luca.
«Secondo qualche squinternatissimo docente universitario il problema è che il green pass toglie la libertà. E quando abbiamo tolto la libertà al personale medico, che reazione avete avuto voi che oggi contestate il green pass? Il green pass non è altro che la certificazione dell’avvenuta vaccinazione o del tampone, non è il martirio, non è un atto deciso dai talebani, è un atto di civiltà» ha sottolineato il governatore campani. «Quando abbiamo tolto la libertà ai malati oncologici, ai politraumatizzati, perché c’è stato un momento in cui abbiamo dovuto chiudere o limitare i reparti ordinari, e a tanti pazienti è stato tolto il diritto alla salute, quando è stata tolta quella libertà – ha aggiunto De Luca – voi dove eravate? Allora non c’era un problema costituzionale di diritto alla salute? Eppure in qualche caso, per fortuna in Campania in casi molto limitati, abbiamo dovuto ridurre l’attività ordinaria perché avevamo bisogno di posti letto per le centinaia di pazienti Covid». Secondo De Luca «non c’è discussione da fare, è scattato ormai un pregiudizio ideologico per cui non si ascolta. Dobbiamo avere comprensione per un cittadino normale, si sente inondato da notizie sconvolgenti. Ma è intollerabile che questo avvenga per una figura medica o per un docente universitario. Qui si tratta di essere cialtroni e irresponsabili, anche perché quelli che contestano il green pass si sono vaccinati».
«Quello che è accaduto in relazione alla campagna di vaccinazione è sconvolgente e oggi è diventato prevalente l’elemento della paura legato anche a una sorta di regressione culturale che abbiamo vissuto nelle ultime settimane, sul piano politico e di alcune aree intellettuali più o meno radical chic. In Italia abbiamo due forze politiche, la Lega e i Fratelli d’Italia, impersonati adeguatamente dal duo Salvini-Meloni, rispetto ai quali se io dovessi dire che diavolo propongono non saprei che cosa dire. Sono due esponenti politici che da un anno e mezzo hanno assunto questa linea: non fate nulla» ha poi chiosato De Luca. «Più di un anno e mezzo fa – ha ricordato De Luca – noi buttavamo il sangue per evitare l’ecatombe e Salvini e Meloni facevano i cortei senza mascherina a piazza del Popolo e a via del Corso. Quando diventava indispensabile il lockdown loro erano contro. L’uso della mascherina è il martirio, oggi c’è il green pass. Che diavolo proponete? Dal punto di vista di questi due esponenti politici noi dovremmo andare a scuola senza aver garantito la vaccinazione al personale scolastico e dovremmo andare negli ospedali senza garantire l’obbligo di vaccinazione per il personale medico e sanitario».
Secondo De Luca «siamo alla pazzia totale. La proposta concreta che fanno questi signori è questa: mandate i figli nelle scuole non protette, mandate i vostri padri negli ospedali dove andranno a contagiarsi, mandate i vostri anziani nelle Rsa senza aver garantito che il personale sia vaccinato. Eppure abbiamo visto che in una regione del Nord italia, nelle residenze sanitarie assistite, abbiamo contato a centinaia, a migliaia i morti fra gli anziani».
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